(ANSA) - BARI, 17 NOV - Per la prima volta al Centro-Sud sono
stati eseguiti due interventi di Chirurgia fetale. Ad effettuare
le procedure in utero gli specialisti dell'unità operativa di
Medicina fetale dell'ospedale Di Venere insieme alle equipe
delle unità operative di Anestesia e Rianimazione e di
Ostetricia e Ginecologia.
Gli interventi eseguiti al Di Venere sono di estrema
complessità e hanno interessato due donne, entrambe al quinto
mese di gravidanza gemellare, una con due feti e l'altra con
gravidanza trigemina. In entrambi i casi i feti erano affetti da
una patologia tipica dei gemelli che condividono la stessa
placenta, tanto che si riscontra nel 15-20% delle gravidanze
gemellari di questo tipo. Si tratta di una eccessiva presenza di
alcune anastomosi vascolari placentari, ossia connessioni
vascolari a livello della placenta, che creano una direzione del
sangue verso un feto a discapito dell'altro. Per cui un feto
riceve poco sangue e l'altro ne riceve troppo determinando così
nella maggior parte dei casi la morte di entrambi i feti per
motivi opposti. L'intervento che riesce a bloccare questa
sequenza è la laser coagulazione: consiste nell' entrare in
utero tra i 2 feti con una piccolissima sonda in fibra ottica di
pochi millimetri e coagulare con il laser le anastomosi
placentari. Gli interventi in utero sono stati possibili al
termine di un percorso di collaborazione e formazione con la
clinica Mangiagalli di Milano, centro di riferimento, che ha
portato a migliorare l'expertise dei medici del Di Venere. Da
oggi anche la sanità pugliese entra a far parte di questi centri
di eccellenza. (ANSA).
A Bari primo intervento chirurgico in utero del Centro-Sud
Operate due donne con gravidanze bi e tri gemellari