(ANSA) - BARI, 05 SET - Sulla rivista Neuron è stato
pubblicato uno studio Uniba che individua nuovi bersagli dei
farmaci del futuro per combattere la schizofrenia. La ricerca è
frutto della collaborazione dell'Università degli Studi di Bari
Aldo Moro e del Lieber Institute for Brain Development (LIBD) di
Baltimora, a sostegno dell'uso della genetica e dello studio del
cervello per individuare nuovi farmaci.
"Lo studio - è detto - ha dimostrato che effettivamente le
reti genetiche che supportano il funzionamento delle cellule
del nostro cervello disperdono il rischio di schizofrenia
sull'intero genoma. Lo stesso non si applica ai disturbi
neurologici, immunitari e caratteristici della neuropsichiatria
infantile, mentre il disturbo bipolare e la depressione
maggiore condividono parte delle caratteristiche evidenziate
nella schizofrenia. Gli autori hanno identificato nei neuroni
eccitatori degli strati superficiali della corteccia le cellule
più verosimilmente implicate in queste basi genetiche del
disturbo". Quindi, "la dimostrazione di questo modello ha reso
possibile identificare anche gli specifici geni, per ciascuna
delle regioni cerebrali considerate, che sono più promettenti
per una modulazione farmacologica. "L'importanza di questo
studio computazionale ha risvolti pratici importanti - spiega il
professore Giulio Pergola, che ha coordinato lo studio - questi
risultati indicano che il rischio di schizofrenia non alberga
principalmente laddove credevamo fosse più concentrato, ma si
concentra in altri geni finora non considerati, in virtù del
funzionamento delle reti di geni nei neuroni. Da qui possiamo
partire per fare ricerca su nuovi potenziali farmaci per questo
disturbo". (ANSA).
Studio UniBa per sviluppo farmaci contro schizofrenia
Pubblicato sulla rivista Neuron