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Genitori di figli disabili, 'la metà discriminati sul lavoro'

Indagine Paideia-Bva, 81% famiglie fa ricorso a cure private

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 SET - L'81% dei genitori di bambini o ragazzi con disabilità ha acquistato prestazioni sanitarie private per i propri figli nell'ultimo anno. Uno su due ha vissuto una esperienza di discriminazione sul lavoro, mentre per il 77% delle famiglie in cui non c'è un figlio con disabilità, la presenza di bambini disabili condiziona positivamente le attività scolastiche. Sono alcuni risultati dell'indagine di Fondazione Paideia e Bva Doxa 'L'impatto della disabilità sul sistema familiare', condotta attraverso 988 famiglie italiane con bambini e ragazzi fino a 18 anni, di cui un terzo con disabilità, e presentata oggi a Torino al festival 'IncluSì'.
    Sul fronte scuola, il dato positivo riguarda l'impatto sulle attività scolastiche dato dalla presenza di alunni con disabilità che per il 51% favorisce nuove forme di apprendimento e per il 26% migliora il clima in classe. Sul fronte opposto, però, per quasi 1 genitore su 3 di bambini con disabilità la scuola aiuta poco (26%) o per nulla (5%) il figlio a sviluppare una maggiore autonomia e nella socializzazione.
    Nel campo dei servizi sanitari si segnala una quota maggiore di ricorso al privato da parte di chi ha figli con disabilità (81%) rispetto a chi non li ha (60%), mentre sulla facilità o meno di reperire informazioni su servizi socio-sanitari, scuola, tempo libero e diritti come genitori, il 59% ha risposto poca o nulla. L'indagine ha infine preso in considerazione il tema della preoccupazione per il futuro dei figli, con il 61% delle famiglie in cui è presente un figlio minore con disabilità molto preoccupata, rispetto al 38% delle famiglie in cui non è presente un figlio con disabilità. (ANSA).
   

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