(ANSA) - ROMA, 14 OTT - "Abbiamo solo costruito un ponte per
accorciare la nostra distanza con la società civile". Accolto da
tanti applausi, dopo 7 ore di discesa a nuoto nel Tevere, il
campione paralimpico Salvatore Cimmino è arrivato alle 16. 45
nella Darsena di Fiumicino, dopo aver compiuto l'ultimo tratto,
dal ponte 2 giugno nella Fossa Traianea, il canale navigabile
nel porto. Ad accogliere Cimmino, al termine dell'impresa
fluviale, l'assessore allo Sport del Comune di Fiumicino,
Valentina Torresi, il Comandante in 2^ della Capitaneria di
porto di Roma, Capitano di Fregata, Renato Signorini, ed il
personale della Croce Rossa locale. Seguita nel tragitto da
sup, canoe, gommoni, la sfida del nuotatore disabile, lanciata
nell'evento "Tiberwave", la terza Discesa del Tevere a nuoto ed
in canoa, era scattata alle 9.45 a Roma, dal ponte Duca D'Aosta,
per richiamare l' attenzione sui diritti mancati sulla
disabilità, sull'accessibilità per tutti al fiume e la
sostenibilità ambientale e la qualità delle acque. La guardia
costiera di Roma ed associazioni degli appassionati del
canottaggio fluviale sono stati a fianco di Cimmino lungo i
circa 50 chilometri percorsi a nuoto. Cimmino ha voluto attirare
l'attenzione sulle difficoltà che ancora oggi segnano la vita
dei portatori di disabilità. Il disegno di legge di cui è
promotore, oggi all'esame della commissione affari sociali della
Camera, punta all'equiparazione dell' assistenza pubblica per la
disabilità da infortunio a quella da patologie. A "scortare" il
nuotatore anche gli equipaggi del battello B151 della Guardia
costiera di Roma che hanno assicurato la cornice di sicurezza
nel tratto fluviale che va ponte Mezzocammino al canale di
Fiumicino, alternandosi, lungo il percorso, con i mezzi della
squadra fluviale della Polizia di stato, del nucleo sommozzatori
dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco. (ANSA).
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