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Un docu-film racconta la vita dei disabili, non solo dolore

Presentato a Roma 'Dipinto di blu' di Tv2000

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Tv2000 ha presentato il documentario 'Dipinto di Blu' di Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi, prodotto dalla stessa emittente. E' la storia di un gruppo di disabili su una nave da crociera sul Mediterraneo che insieme alle loro famiglie, terapisti ed educatori, sfidano le barriere dei pregiudizi e architettoniche. La proiezione si è svolta a Roma.
    Il documentario andrà in onda su Tv2000 domenica 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Tra i presenti all'evento il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli.
    "Sicuramente questa iniziativa - afferma la responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei, suor Veronica Donatello - aiuta a guardare le persone con disabilità nell'ottica di un progetto di vita e adulte, e quindi di proporre esperienze legate anche al tempo libero e al mondo del desiderare di fare un viaggio. Quando si opera con i disabili si tende a guardare soltanto al mondo dei bisogni, dei bisogni primari. È bello invece che la Fondazione Maic abbia voluto ascoltare il desiderio che alcune persone avevano con i propri familiari di vivere un viaggio e di fare un'esperienza insieme".
    "'Dipinto di Blu' - spiega il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante - identifica lo stile della nostra emittente per contenuti e forma. Una vocazione che, da sempre, ci contraddistingue con originalità nel panorama televisivo italiano. Lo sguardo attento ai problemi del nostro tempo, la valorizzazione di professionalità interne; l'attenzione alle persone, per noi doverosa sia verso i protagonisti delle storie che raccontiamo che verso il nostro pubblico. La disabilità in tv è spesso raccontata come dolore e come bisogno ma manca il racconto della realtà. In questo documentario Tv2000 ha volto lo sguardo a un gruppo speciale di persone e a una vacanza in crociera che per molti di loro ha assunto un significato importante".
    "Una esperienza - racconta il presidente della Fondazione Maic, Luigi Bardelli - per la quale la crociera è, come si dice oggi, la location ritenuta più adatta, perché, oltre ad essere un luogo sicuro per il contenimento di tutti i disabili, aveva caratteristiche come la meraviglia, lo stupore, la socializzazione, elementi fondamentali per poter comunicare anche con la disabilità grave". "Mi hanno commosso gli applausi fuori tempo - commenta il regista Gianni Vukaj -, i ragazzi sulle sedie a rotelle che davanti al grande schermo si sono sentiti protagonisti del loro viaggio unico contro il mare di pregiudizi". (ANSA).
   

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