Accessibilità

Logopedia, un milione di caregiver assiste chi ha disturbi

Fondamentale il ruolo di 'partner comunicativo' nel linguaggio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 MAR - Anche per il paziente con problemi di linguaggio, il caregiver è un supporto fondamentale. Lo conferma la Federazione dei Logopedisti (FLI) che, in vista della Giornata Europea della Logopedia (6 Marzo), offrirà per una settimana informazioni sulle principali problematiche del linguaggio e sull'assistenza ai pazienti. "La nostra collaborazione con queste figure di riferimento - spiega Tiziana Rossetto, logopedista e presidente della FLI (Federazione Logopedisti Italiani) - è una pratica consolidata già da ben prima del 2020, anno della pandemia, in cui è emerso a pieno titolo il loro valore nel tessuto sociale, e che si è incrementata nel tempo. La collaborazione con il caregiver comincia dunque dal primo incontro, con la stesura dell'anamnesi e la valutazione indiretta tramite interviste e questionari, e prosegue via via fino ai follow-up e alle dimissioni". Dei 3 milioni in Italia che assistono molti pazienti, circa un terzo si occupa proprio di supportare chi segue cure logopediche, contribuendo alla prevenzione e rieducazione dei disturbi della comunicazione e della deglutizione e offrendo un 'ponte comunicazionale' nel dialogo in caso di pazienti con demenze e afasia. "Qui il caregiver agisce da 'partner comunicativo' tramite l'utilizzo, ad esempio, di approcci codificati come il Communication Partner Training o la Comunicazione Aumentativa Alternativa - aggiunge Ilaria Ceccarelli, logopedista FLI (ASL Roma 4) - e con una serie di azioni e strategie condivise con familiari, amici e altri professionisti per favorire il dialogo e l'interazione". In casi di disturbi della deglutizione, il caregiver fornisce anche "un aiuto chiave nell'organizzare e gestire i pasti secondo quanto concordato con il logopedista in termini di consistenza dei cibi, tempi di somministrazione, posture facilitanti, con un importante ruolo di monitoraggio per la sicurezza della persona assistita", afferma Raffaella Citro, logopedista FLI (A.O.U. Ruggi D'Aragona, Salerno). Il ruolo del caregiver nella terapia indiretta o mediata si conferma dunque "fondamentale , soprattutto per l'età evolutiva, in cui il logopedista condivide con le figure di riferimento, strategie da utilizzare nei contesti di vita quotidiana", conclude Anna Giulia De Cagno, Logopedista vicepresidente FLI". (ANSA).
   

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