Accessibilità

Al via la sfida di pasticceria per i ragazzi con disabilità

Fipcg, a Termoli giovani di Istituti alberghieri di 16-18 anni

A Termoli il Concorso di pasticceria degli studenti speciali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Al via il concorso nazionale di pasticceria "Vietato Calpestare i Sogni", iniziativa della Federazione italiana pasticceria gelateria cioccolateria (Fipgc) che ha lo scopo di mettere in gioco e valorizzare le abilità degli alunni con Pei (Piano Educativo allievi Individualizzato) provenienti dagli Istituti alberghieri d'Italia, in un'ottica di inclusione e formazione. L'evento, realizzato in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e del merito e organizzato con il supporto di Anffas-Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità, è in calendario il 16 e il 17 maggio presso l'Istituto Professionale di Stato "Federico di Svevia" di Termoli (Campobasso). In gara ragazze e ragazzi, dai 16 ai 18 anni, che dovranno mettersi alla prova realizzando un dessert innovativo. Deve avere uno o più ingredienti tipici della propria regione di appartenenza e dovrà avere una brochure descrittiva. Il tempo per la preparazione è di 120 minuti. Ad essere valutati saranno l'originalità degli ingredienti e del dessert nel complesso, il gusto, l'autonomia nello svolgimento, la pulizia del piano di lavoro e la modalità di presentazione alla giuria.
    Ogni scuola partecipa con una squadra di due alunni composta dal concorrente principale con Pei e dal concorrente tutor. A tutti sarà consegnato un attestato di merito e la medaglia ufficiale. L'evento è gratuito e aperto a tutti. "L'obiettivo primario di questo concorso - afferma Matteo Cutolo, presidente Fipgc - è quello di abbattere le diversità e creare la condizione giusta per immergere gli studenti nella cultura della pasticceria italiana e internazionale. Miriamo a promuovere lo scambio di idee e di metodologie, favorendo la crescita professionale e personale dei giovani attraverso un confronto diretto e costruttivo . Emozionante vedere la sinergia che si istaura quando i ragazzi lavorano insieme, noi adulti abbiamo tanto da imparare da loro. Qui l'inclusione non è solo un concetto astratto, ma una realtà tangibile". (ANSA).
   

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