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Falabella, in trent'anni abbiamo costruito una nuova cultura della disabilità

Presidente Fish, ancora tanto da fare per una società realmente inclusiva. Federazione cambia nome, via la parola handicap

Falabella, in trent'anni abbiamo costruito una nuova cultura della disabilità

Redazione Ansa

"Celebriamo un traguardo straordinario, un evento che segna il coronamento di trent'anni di impegno indefesso e di conquiste collettive: i trent'anni della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap. Trent'anni in cui abbiamo contribuito, con passione e dedizione, a costruire una società più inclusiva e rispettosa dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ripercorrere il nostro cammino significa rendere omaggio a una storia fatta di visione, coraggio e determinazione". Lo ha detto il presidente della Fish Vincenzo Falabella nel corso del convegno "L'Italia quale futuro per le persone con disabilità e le loro famiglie. Rilanciamo i Diritti per garantire le pari opportunità. 30 anni di Fish", ospitato nella sala della Regina alla Camera dei Deputati.

"Dal lontano luglio 1994, anno di fondazione della Fish, - ha ricordato - abbiamo costruito una nuova cultura della disabilità, che trova le sue radici nella Legge 104/1992 e si è rafforzata con l'approvazione della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità nel 2006. Oggi, con la Legge Delega sulla disabilità, continuiamo a rinnovare e consolidare quel percorso normativo che è il pilastro della nostra azione. Una voce corale al servizio del cambiamento. La Fish è nata per rappresentare in modo corale le istanze e i bisogni di chi, fino a quel momento, trovava difficoltà ad ottenere ascolto. Questo spirito di unione è stato il nostro faro guida, rendendo più incisivo il nostro dialogo con le istituzioni e rafforzando la capacità di incidere sulle politiche pubbliche".

Falabella ha sottolineato che oggi la Fish conta sull'adesione di 32 associazioni nazionali, 15 federazioni regionali e oltre 500 enti del terzo settore. "La nostra iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore segna - ha aggiunto - un ulteriore passo verso la piena legittimazione istituzionale. Piattaforme come HandyLex e Superando.it sono state profondamente rinnovate, offrendo supporto concreto e informazioni di qualità, e il nostro sito istituzionale è oggi un punto di riferimento per la trasparenza delle nostre azioni e dei nostri progetti". "Un momento simbolico di questo percorso - ha evidenziato -è stata l'acquisizione della nostra prima sede, la 'Casa delle Associazioni', in via Guidubaldo del Monte 61 a Roma. Questo spazio, accessibile e accogliente, è il cuore pulsante delle nostre attività" Ma ha anche avvertito: "la nostra missione non si esaurisce qui. Abbiamo ancora tanto da fare per costruire una società realmente inclusiva".

La Fish cambia il suo nome, via la parola handicap

Con la celebrazione dei suoi 30 anni oggi la Fish cambia anche il suo nome: da 'Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap' a 'Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie'. "Un cambiamento che riflette - è stato spiegato - l'evoluzione dell'associazione e la centralità del legame con le famiglie delle persone con disabilità, testimoniando un impegno sempre più ampio e articolato per il riconoscimento di diritti per tutti".

"Questo anniversario non è solo un punto di arrivo, ma un punto di ripartenza. Abbiamo la responsabilità di continuare a lottare per una società che non lasci nessuno indietro, rinnovando il nostro impegno a fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie" ha detto il presidente Fish Vincenzo Falabella, il quale rilanciato la proposta di far entrare il termine 'disabilità' nella Costituzione. 

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