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Toccare l'arte, ad Ancona un museo tattile per i non vedenti

Si chiama 'Omero', accoglie le riproduzioni di grandi capolavori

Redazione Ansa

Un museo tattile e senza barriere per i non vedenti ad Ancona: si chiama 'Omero' e, contrariamente ai musei tradizionali, non proibisce di toccare le opere d'arte, anzi invita a farlo. "Il non toccare di fatto - si legge sul sito della struttura museale - esclude una categoria di persone, quelle cieche, che 'vedono' con le mani. E restituisce loro un diritto altrove negato. Ma il senso del tatto appartiene a tutti, anche se  spesso lo dimentichiamo a causa di una cultura che nobilita la vista e respinge il tatto". Nato nel 1993 su iniziativa di due persone cieche, Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni, nel 1999 è stato  riconosciuto Museo Statale.

    Fin dalla sua origine, però, il Museo non vuole essere un luogo riservato alle persone cieche, ma uno spazio culturale senza barriere, piacevole e produttivo per tutti.
    Prossima tappa per la struttura sarà il nuovo e definitivo allestimento della collezione con un percorso innovativo, multisensoriale e tecnologicamente avanzato.

    Nel museo oltre 200 opere distribuite su 1.500 metri quadrati permettono di fare un viaggio visivo e tattile nella forma e nella materia, dall'antichità classica ai nostri giorni. Tutta la collezione è fruibile tattilmente ed offre descrizioni in Braille e in nero a caratteri grandi; pedane mobili con scale sono a disposizione per l'esplorazione tattile delle sculture più alte. Gli ambienti sono facilmente raggiungibili e con servizi dedicati all'accoglienza e all'accessibilità.

    La parte dedicata alla scultura e all'architettura si raggiunge dalla corte della Mole Vanvitelliana, mentre quella dedicata al design dall'ingresso Mandracchio della Mole. Al primo piano copie da calchi al vero, in gesso e resina, di indiscutibili capolavori dell'arte classica, dall'antica Grecia al Neoclassicismo, dialogano con i modellini architettonici. Il Discobolo, la Nike di Samotracia, il Poseidone, la Venere di Milo si affiancano al modello in scala del Partenone; la Lupa capitolina e la ritrattistica romana si accompagnano al modello volumetrico e in sezione del Pantheon. Al secondo piano sono esposte le sculture originali di arte contemporanea: pietra, legno, terracotta, metallo a cui numerosi artisti italiani e internazionali hanno dato forme figurative o astratte.La parte dedicata al design, ospitata in una sala separata a piano terra, è stata inaugurata nel 2021 in linea con la filosofia del Museo Omero come luogo di esperienza multisensoriale.

    Ben 32 oggetti che hanno fatto la storia del design italiano possono essere manipolati e sperimentati.

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