Terzo Tempo

Aita Summer Camp, un'estate di sport per i ragazzi con autismo

Il progetto coinvolgerà 8 città italiane

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Un'estate di inclusività e di sport.
    Con giochi e momenti di condivisione, insieme a istruttori, tecnici, animatori e psicologi. Progetto Aita Onlus e Accademia di Scherma Lia sono pronte a tornare nei centri sportivi con gli Aita Summer Camp, i centri estivi strutturati per accogliere bambini e ragazzi con disturbi del neuro sviluppo, principalmente con disturbo dello spettro autistico, all'interno di gruppi misti composti da coetanei a sviluppo tipico. I partecipanti saranno affiancati da tutor specializzati con un rapporto preferenziale di 1:1 o di 1:2 a seconda del funzionamento. Gli Aita Summer Camp propongono un nuovo modello di attività inclusiva, in un periodo dove molte famiglie si trovano in difficoltà per la fine delle scuole. Si svolgeranno in 8 città italiane: oltre le sedi storiche - Roma con due centri, Catania, Cagliari, Lamezia Terme, Napoli, Siracusa, Milano con una nuova apertura quest'anno ed il ritorno di Bari.
    Al progetto potranno partecipare tutti i bambini con disturbo dello spettro autistico, tra i 4 e i 17 anni (a seconda dell'età presente presso i centri sportivi) e si svolgeranno nel periodo compreso tra giugno e luglio. I bambini verranno suddivisi solo attraverso il criterio dell'età cronologica (4-6 anni, 7-9 e così via) e partecipano in gruppi misti alle attività sportive e ludiche, che ruoteranno e non saranno mai le stesse: a dirigerle sempre 2/3 istruttori della struttura e dal pool psicologico. "I summer camp Aita sono un modello d'inclusione reale che da anni coinvolge centinaia di bambini autistici in tutta Italia - ha detto Luigi Mazzone, Direttore della Neuropsichiatria Infantile Policlinico di Roma Tor Vergata e Presidente di Progetto Aita Onlus -. Il periodo estivo è particolarmente stressante per la famiglie in cui manca il sostegno della scuola che scandisce i ritmi alle giornate. Avere dei luoghi dove poter svolgere attività sportiva, ludica ricreativa è sicuramente un grande aiuto per centinaia di genitori, oltre a contribuire a un reale benessere psicofisico dei ragazzi stessi". (ANSA).
   

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