Terzo Tempo

Locatelli, migliorare l'aiuto per le donne disabili vittime di violenza

Per loro è più difficile esporsi e ricevere sostegno

Locatelli, migliorare l'aiuto per le donne disabili vittime di violenza

Redazione Ansa

 "La violenza sulle donne con disabilità ha una valenza plurima: è davvero molto più difficile per una donna con disabilità esporsi, essere creduta, avere accesso alle reti e ai centri antiviolenza. Bisogna quindi fare un lavoro molto importante, insieme, per migliorare i servizi che si rivolgono a queste vittime". Lo ha detto Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, prima di partecipare alla seconda giornata dell'assemblea annuale dell'Anci oggi a Torino."Il tema - ha aggiunto - è centrale e ce lo siamo già posto con il ministro Roccella, con altri colleghi e con l'Osservatorio nazionale sulla disabilità". 

Locatelli ha anche ricordato che "dal 1 gennaio parte la sperimentazione della riforma della disabilità in 9 province. In primavera ho intenzione di estendere la sperimentazione ad altre province".Con la riforma, ha spiegato, 'vogliamo fare un grande salto di qualità nel nostro Paese e cercare di mettere al centro la persona, di valorizzare le sue competenze e i suoi talenti e questo significa anche avere un metodo di valutazione differente.

Fino ad oggi la valutazione di base, quella dell'invalidità civile si è basata su tabelle percentuali invece ora noi introduciamo dei questionari per una valutazione più qualitativa. Quindi ci sarà maggior tempo nelle visite di valutazione e si toglie la rivedibilità per cui una persona con una disabilità già accertata ogni anno deve ripresentarsi per forza davanti alla commissione, questo è molto umiliante e lo abbiamo eliminato. Ma in più si introduce il progetto di vita, dove entrano in gioco i comuni, i servizi sociali, la scuola, il terzo settore a partire dal diritto di scegliere delle persone con disabilità, come dice la Convenzione Onu. Questo è straordinario perchè - ha sottolineato la ministra - andiamo a superare la frammentazione tra le risposte sociali e quelle sanitarie. Queste due parti devono cooperare in uno stesso tavolo". 

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