Terzo Tempo

IA "fondamentale per inclusione disabili in attività sportive"

Evento Asc/Confcommercio a Roma sull'impatto dell'IA nel settore

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - L'intelligenza artificiale come strumento di inclusione, specialmente per le persone con disabilità, nelle attività sportive, sociali e collettive.
    Questo uno dei punti fondamentali affrontati nel corso del convegno 'Impatto dell'intelligenza artificiale su sviluppo sostenibile, sport e cultura dell'inclusione' tenutosi oggi a Roma e promosso da Attività sportive confederate (Asc) e Confcommercio imprese per l'Italia. "Asc è tra coloro che più promuovono questa inclusività sul territorio, che restituisce a chi è affetto da disabilità un aspetto importantissimo, l'autonomia", ha sottolineato nel corso dell'evento l'amministratrice di Skyfitness, Giada Barzon.
    Nel corso dell'incontro è stato mostrato il video in cui l'atleta paralimpico Kevin Piette, tennista paraplegico francese, sfila lungo le vie parigine portando la fiamma olimpica nell'ultimo tratto cittadino del percorso, indossando un esoscheletro che gli consente di camminare grazie a sensori e motori intelligenti. "Un esempio di sinergia tra IA e meccatronica applicata alla robotica biomedica", ha continuato Barzon, "che mostra quanto sia importante l'autonomia per le persone con disabilità: riuscire a portare a termine compiti 'normali' insieme a persone normodotate ha un risultato psicologico importante anche per quanto riguarda la crescita personale. Questa tecnologia dà libertà, aiuta a sentirsi più liberi".
    Aspetto sottolineato, a distanza, anche dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. "Abbiamo deciso di dedicare una delle 8 priorità della Carta di Solfagnano, il documento finale del primo G7 Inclusione e Disabilità, a questo tema molto attuale, che richiede di essere approfondito", ha affermato la ministra. "Abbiamo assunto l'impegno di favorire il dialogo con imprese, associazioni, mondo accademico e coloro che si occupano di questioni etiche per garantire che i sistemi siano sicuri, sviluppati, distribuiti e utilizzati in modo etico, responsabile e non discriminatorio, richiedendo che i professionisti del digitale siano consapevoli e formati in materia di accessibilità". Un elemento da agevolare "per garantire processi di inclusione sociale" che consentano di "migliorare e semplificare la vita delle persone". (ANSA).
   

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