(ANSA) - BOLOGNA, 02 OTT - Un'assistenza dedicata,
semplificata, sempre più accessibile, in prossimità del
domicilio e con personale formato adeguatamente anche dal punto
di vista relazionale, per essere in grado di gestire possibili
episodi di agitazione, retrosia, aggressività dei pazienti più
fragili. È questo l'obiettivo della rinnovata rete di cura per i
disabili gravi e gravissimi dell'azienda Usl di Bologna.
"Agiamo sull'esperienza già consolidata in questi anni che ha
visto come apripista l'equipe Odontoiatrica del Bellaria diretta
dalla dottoressa Anna Maria Baietti - commenta in conferenza
stampa il direttore generale dell'azienda Usl di Bologna, Paolo
Bordon - e abbiamo esteso il percorso nato in ospedale anche sul
territorio, dall'Appennino alla città di Bologna, usando le
nostre centrali operative, con un approccio multiprofessionale e
multidisciplinare". La nuova organizzazione di Dama è centrata
sul medico di medicina generale e sulla segnalazione che deve
fare ai dodici Punti di coordinamento dell'assistenza primaria
(Pcap), presenti nelle case di comunità dei diversi distretti. È
poi l'infermiere del Pcap che si mette in contatto con la
famiglia ad acquisire la visione globale del paziente e a
indirizzarlo allo specialista, favorendo l'accorpamento di più
prestazioni in un unico accesso ai servizi.
"Per i disabili gravi può essere un problema grandissimo fare
anche solo un esame del sangue o un elettrocardiogramma - spiega
il presidente di Anffas Bologna, Gaspare Vesco - Sempre di più
c'è bisogno di avere servizi che sappiano accogliere queste
persone con attenzione e pazienza". L'azienda Usl ha già
formato il personale infermieristico al nuovo percorso Dama:
"Anche nei Cau (centri assistenza urgenza) - aggiunge Bordon -
ci deve essere l'indicazione all'attivazione del percorso Dama
per la presa in carico migliore di questi pazienti". (ANSA).
A Bologna si potenzia la rete per assistere i disabili gravi
Sono 300 persone con forme gravi o gravissime sul territorio