(ANSA) - MILANO, 17 NOV - Nei primi sei mesi del 2023 sono
state oltre 300 le pronunce giudiziarie, in campo civile, penale
e amministrativo, con al centro il tema della disabilità. Lo
rileva uno studio coordinato dall'Università Statale di Milano
in collaborazione con Ledha e l'associazione Luca Coscioni
nell'ambito dell'hub di ricerca sui diritti umani Human Hall,
afferente al progetto Musa del Pnrr.
"Dal punto di vista quantitativo - commenta Giuseppe Arconzo,
delegato dell'Università Statale di Milano per disabilità e Dsa
- la ricerca ha fornito un dato molto interessante. Il tema
della disabilità è stato preso in considerazione da oltre 300
pronunce. Un numero che ci dice come ogni giorno lavorativo del
primo semestre del 2023 almeno due persone con disabilità hanno
visto un loro diritto deciso da una pronuncia giudiziaria. Il
numero delle pronunce intervenute in pochi mesi sembra
rafforzare la convinzione che la normativa che riguarda le
persone con disabilità incontra ancora oggi criticità e
difficoltà sul piano applicativo". Particolarmente innovative -
spiegano i ricercatori - appaiono le decisioni che si sono
analizzate in tema di accessibilità (si pensi alla fruibilità
dei concerti), diritto che va sempre più consolidando quella
centralità che la Convenzione Onu gli attribuisce in ragione del
suo essere presupposto per il diritto alla vita indipendente e
alla piena partecipazione alla società delle persone con
disabilità. Ancora, appare particolarmente innovativo
l'orientamento della giurisprudenza in riferimento al diritto
del lavoro delle persone con disabilità: si sono infatti
riscontrate diverse sentenze che prendono una posizione netta
sulla natura discriminatoria dei licenziamenti disposti per
superamento del periodo di comporto che non tengano conto delle
peculiari condizioni delle persone con disabilità. (ANSA).
Nei primi 6 mesi dell'anno 300 sentenze su tema della disabilità
Dalla Statale di Milano il primo report Human Hall