La priorità è non solo "curare i pazienti, ma anche garantire loro dignità, la dimensione sociale e la vita nella sua quotidianità. Bisogna cioè curare la persona e non solo la sua malattia".
"Questo è un ddl molto importante - ha affermato il ministro - perché è fondamentale parlare della rilevanza e del forte impatto che alcune malattie, come quelle reumatologiche, hanno, anche se spesso si tratta di malattia 'invisibili'. Portare all'attenzione del Senato tutto questo denota una strada che si sta aprendo: bisogna cioè considerare anche gli aspetti umani, in quanto una persona non deve essere rappresentata attraverso soltanto l'etichetta della sua malattia o disabilità".
Questo significa, ha aggiunto Locatelli, che "bisogna prendere in carico la persona anche nello svolgimento della sua vita quotidiana; i pazienti hanno bisogno delle cure ma va considerato anche l'aspetto sociale e le dinamiche della vita di tutti i giorni, che spesso è messa da parte". Da un lato quindi, "è cruciale il riconoscimento di queste patologie con un riordino dei percorsi, ma dall'altro bosogna cambiare l'ottica e pensare che chi ha una malattia o una disabilità è innanzitutto una persona". E', ha concluso il ministro, "una battaglia sociale e di civiltà da fare tutti insieme".