GENOVA - Sono state circa 3.100 le richieste di intervento e 2.
Ad annunciarlo l'assessore regionale alle politiche sociali Giampedrone che ha visitato gli operatori dello sportello genovese presso l'edicola di Piazza Palermo.
"Si tratta di un'azione diventata ormai strutturale da parte di Regione Liguria con un investimento di 6 milioni di euro - ha dichiarato l'assessore Giampedrone -. Il lavoro dei maggiordomi e dei custodi sociali si sviluppa durante tutto l'anno, con un'intensificazione delle richieste durante i mesi estivi per garantire risposte puntuali ai bisogni dei cittadini più fragili, anziani o con patologie, che quindi sono maggiormente a rischio rispetto alle ondate di calore. In particolare, in questi mesi la loro attività si lega strettamente alla parte sanitaria, in una logica di rete che si è rivelata molto efficace".
La consegna a domicilio di spesa o medicinali, il pagamento di bollettini, il ritiro di ricette dal medico di medicina generale, il ritiro di pacchi/posta ma anche piccole manutenzioni domestiche, supporto informatico, accompagnamento di persone con difficoltà deambulatorie, contrasto alla solitudine e così via sono state le attività più richieste..
Il progetto, nato in via sperimentale a Genova nel 2019, è finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo e si sviluppa oggi in tutta la Liguria con 145 custodi sociali, 80 maggiordomi di quartiere e 10 operatori del call center 'Informanziani'.
Sono aperti 25 sportelli, di cui 11 nell'area metropolitana genovese: alcuni sono 'diffusi' su più sedi, per 52 punti operativi a livello regionale.
Maggiordomo di quartiere in Liguria, a luglio le richieste sono state 3100
Assessore Giampedrone, si sono intensificate durante i mesi estivi