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Comunicare la disabilità, convegno ad Aosta

Evento il 24 ottobre a palazzo regionale

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 14 OTT - 'Comunicare la disabilità. Prima la persona' è il titolo del convegno che il prossimo giovedì 24 ottobre ospiterà la sala Maria Ida Viglino di palazzo regionale.
    L'evento è organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Valle d'Aosta con il patrocinio del Consiglio Valle.
    Il convegno sarà un'occasione per riflettere sull'uso del linguaggio nelle diverse situazioni in cui ci si approccia alla disabilità: adottare una comunicazione rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità è fondamentale per combattere stereotipi e pregiudizi.
    Interverranno due firme di spicco del giornalismo sportivo italiano: Claudio Arrigoni, giornalista de La Gazzetta dello Sport ed esperto di Paralimpiadi, e Lorenzo Sani, scrittore e promotore dell'inclusione delle persone con disabilità attraverso lo sport. I due giornalisti, insieme a Antonio Giuseppe Malafarina - giornalista che ha portato la sua esperienza di uomo tetraplegico nella professione e scomparso nel febbraio 2024 - hanno curato la guida 'Comunicare la disabilità', edita dall'Ordine nazionale dei giornalisti, pensata per favorire una comunicazione rispettosa delle persone con disabilità.
    L'iniziativa, moderata dal giornalista Enrico Romagnoli, consigliere nazionale dell'Ordine, sarà introdotta dal presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin.
    Durante la serata, si susseguiranno gli interventi di figure del territorio che hanno fatto dello sport e della disabilità una missione di vita: Charlotte Bonin, atleta e guida paralimpica, medaglia d'argento a Tokyo 2020 con Anna Barbaro; Egidio Marchese, atleta paralimpico nel curling e presidente della Disval Asd, società sportiva valdostana per persone con disabilità; Andrea Borney, fondatore di Aspert e promotore dello sport inclusivo per tutti.
    Il convegno, aperto a tutta la popolazione, è parte del programma di formazione professionale continua per i giornalisti e attribuisce quattro crediti deontologici. (ANSA).
   

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