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Nel 2023 oltre 800 sentenze italiane e europee su disabilità

Il rapporto dell'Osservatorio giuridico della Statale

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 OTT - Sono state oltre 800 le sentenze italiane ed europee che, nel corso del 2023, in ambito civile, penale e amministrativo, hanno trattato temi di disabilità in diverse aree, il diritto allo studio, l'accesso alle prestazioni sociosanitarie, i progetti di vita individuale e i diritti dei lavoratori caregiver. Lo rileva il primo rapporto annuale dell'Osservatorio giuridico permanente sui diritti delle persone con disabilità - Anno 2023, realizzato da Human Hall, l'hub per l'inclusione, l'innovazione e la tutela dei diritti umani dell'Università degli Studi di Milano.
    In queste sentenze non mancano decisioni in tema di accessibilità, ma sono state rilevate anche criticità, come la bassa incidenza di ricorso al procedimento speciale previsto dalla legge per le persone con disabilità vittime di discriminazioni, e la complessa gestione dei casi di violenza contro le persone con disabilità, un'area in cui la ricerca non ha ancora offerto riscontri giudiziari significativi.
    Il Rapporto è stato realizzato dal gruppo di ricerca di Giuseppe Arconzo, docente di Diritto costituzionale e delegato del Comune di Milano per le Politiche dell'accessibilità, in collaborazione con l'Associazione Ledha. "Il primo rapporto conferma, una volta di più - spiega Arconzo - quanto la normativa di settore fatichi ancora a trovare applicazione nei singoli casi concreti, compromettendo le chances di inclusione per le persone con disabilità. Nel corso del 2023, infatti, più di 800 decisioni giudiziarie hanno interessato i diritti di queste persone, a dimostrazione che, sia nel pubblico che nel privato, le persone con disabilità subiscono ancora pesanti discriminazioni".
    È stato inoltre presentato alla Statale, oltre al rapporto, il nuovo sito con l'archivio delle sentenze messe a disposizione dell'intera comunità. "Il rapporto - dichiara Lamberto Bertolé assessore al Welfare del Comune - dimostra come in Italia fatichi a farsi strada una vera e propria cultura dell'inclusione". La vicesindaca Anna Scavuzzo ha sottolineato invece come "vogliamo garantire il diritto allo studio e la piena inclusione scolastica per tutti i bambini e le bambine con disabilità". (ANSA).
   

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