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Disabilità: Confcooperative, 'coop sociali modello virtuoso'

"Esempio da seguire in Europa per un cambio di passo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 DIC - "Solo la metà dei 42,8 milioni di persone con disabilità in età lavorativa in Europa è impiegata.
    Per un cambio di passo il modello da seguire può essere quello italiano. In Italia, infatti, solo nelle cooperative sociali di inserimento lavorativo sono occupate oltre 20.000 persone con disabilità": lo sottolinea il presidente di Confcooperative Federsolidarietà, Stefano Granata, in occasione della giornata dei diritti della persona con disabilità.
    "L'esperienza italiana della cooperazione sociale può essere replicata in tutti i paesi dell'Unione europea", indica: "Grazie alla cooperazione in Italia è stato possibile abbattere barriere per garantire diritti, inclusione a persone che rischiano di rimanere ai margini attraverso servizi innovativi di welfare e percorsi personalizzati di inserimento lavorativo in grado di coniugare potenzialità e produzione di beni e servizi".
    Ora "occorre rendere concreto l'impegno preso dal G7 'inclusione e disabilità'. A tracciare la strada, le linee guida adottate dalla Commissione europea lo scorso 20 novembre per promuovere il diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente e ad essere incluse nella comunità. È quindi importante che ora anche l'Unione europea si adoperi per rendere tangibili gli obiettivi già fissati dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e dalla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030".
    (ANSA).
   

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