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Giornata del codice Braille, da 200 anni fa leggere chi non vede

Per 2 milioni di italiani gravi problemi alla vista

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 GEN - Sensibilizzare sull'importanza del Braille come mezzo di comunicazione nella piena realizzazione dei diritti umani delle persone non vedenti e ipovedenti. E' l'obiettivo della Giornata Mondiale del Braille, celebrata dal 2019 il 4 gennaio, giorno della nascita di Louis Braille nel 1809. Cieco accidentalmente dall'età di 3 anni, Braille invento' questa forma particolare di comunicazione tra il 1824 e il 1829 in Francia. Il Braille, ricorda l'Organizzazione delle Nazioni Unite sul suo sito, è una rappresentazione tattile di simboli alfabetici e numerici che utilizza sei punti per rappresentare ogni lettera e numero, e persino simboli musicali, matematici e scientifici. E' utilizzato da persone cieche e ipovedenti per leggere gli stessi libri e periodici stampati con caratteri visivi. Si tratta, sottolinea l'Onu, di un linguaggio essenziale nel contesto dell'istruzione, della libertà di espressione e di opinione, nonché dell'inclusione sociale, come previsto dall'articolo 2 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
    Il Braille, spiega la Lega del Filo d'Oro, è un sistema apparentemente molto semplice che ha cambiato completamente il modo di vivere di migliaia di persone non vedenti consentendo loro di poter leggere e scrivere al pari degli altri. In Italia (che il 21 febbraio celebra la Giornata nazionale del Braille), secondo l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sono circa 2 milioni i cittadini ciechi assoluti e ipovedenti. (ANSA).
   

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