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Progetto per umanizzare le cure a pazienti disabilità sensoriali

'Mi curo di te" Uici e Politecnica Marche, formazione gratuita

Progetto per umanizzare le cure a pazienti disabilità sensoriali

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 MAR - Si chiama "Mi curo di te" il nuovo progetto promosso dall'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) delle Marche insieme a Irifor Marche, Università Politecnica delle Marche - Corso di Laurea in Infermieristica, Ordine Psicologi Marche e con il contributo dei fondi 8xmille dell'Unione Buddhista Italiana.
    Un percorso formativo rivolto agli operatori sanitari delle Marche con l'obiettivo di umanizzare le cure dei pazienti ospedalizzati con disabilità sensoriali: persone cieche o ipovedenti o audiolese. La formazione, gratuita, si sviluppa attraverso una serie di incontri, per 40 ore complessive. Il primo incontro formativo è in programma a Fermo, nella sede dell'Università Politecnica, lunedì 24 marzo, in collegamento streaming con Ascoli Piceno.
    Le altre lezioni si terranno il 4 aprile a Fermo, il 7 aprile all'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, l'8 e il 16 maggio a "Villa Cozza" di Macerata, il 29 e 30 maggio alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Polo didattico Torrette di Ancona.
    "Il nostro progetto ha proprio lo scopo di indicare, con l'aiuto di docenti esperti, il percorso migliore per arrivare ad una ospedalizzazione attenta alle necessità di queste persone, incentrato sulla consapevolezza del sostegno emotivo e dell'importanza di creare empatia e un rapporto di fiducia con il malato", spiega Cristiano Vittori, presidente Uici Marche.
    "Prendersi cura bene e con naturalezza viene meglio se conosci le caratteristiche dell'utente. Il corso di formazione proposto è stato promosso con questa valenza: la miglior cura", conclude Maurizio Mercuri, Direttore Attività Formative Professionalizzanti Univpm. Verranno realizzati opuscoli formativi/informativi che saranno distribuiti nelle strutture ospedaliere e resi disponibili online con indicazioni su come affiancare le persone con disabilità visiva in ospedale. (ANSA).
   

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