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Rai, festival storico, da qui non si torna indietro

Il rebus successione ad Amadeus

Amadeus

Redazione Ansa

Giù l'età media del pubblico e del podio dei vincitori, risultati record in tv, digital e social e nella raccolta pubblicitaria. Un Sanremo "storico", non esita a definirlo l'Ad Rai Roberto Sergio, ringraziando Amadeus per aver costruito un festival "inclusivo, elegante, davvero per tutti, avvicinando anche e soprattutto i più giovani". Senza dimenticare i momenti di riflessione su "temi come la violenza contro le donne, le morti sul lavoro, la malattia, la condizione umana sono stati affrontati con profondità e hanno trovato nel Festival occasione di raggiungere un pubblico enorme". E con il contributo di Fiorello, "l'uomo capace di portare il prime time in ogni ora del giorno". Anche il dg Giampaolo Rossi, in un'altra nota, parla di "orgoglio per questa memorabile edizione: il Sanremo dei record ha scritto una nuova pagina della televisione italiana". E ringrazia Ama, Fiore, cast e tutti i professionisti dell'azienda.

Esclusa - almeno al momento - l'ipotesi di un Amadeus VI, si apre per l'azienda il rebus della successione. "L'esperienza fatta in questi cinque anni è stata eccezionale e ha creato i presupposti per l'apertura del festival a un mondo che non gli apparteneva, in termini di pubblico e anche di generi musicali: questo patrimonio non si può disperdere, è in qualche modo un punto di non ritorno", spiega il direttore dell'Intrattenimento di Prime Time Marcello Ciannamea. "Non so se Amadeus potrà mai ripensarci, ma lo valuteremo insieme. Gli Amarello? L'idea di realizzare una prima serata con loro è indubbiamente concreta, ne parleremo più in là: sarebbe da pazzi non pensarci".

"È prematuro", però, parlare del futuro di Sanremo, anche se è già partito il toto-nome, da Carlo Conti ("Se la Rai mi chiedesse la disponibilità a rifarlo tra uno, due, tre, dieci anni, mi metterò seduto e cercherò di capire, aldilà delle idee, se avrò ancora energia e orecchio per farlo", ha detto) ad Antonella Clerici, che in passato ha spiegato che non le dispiacerebbe tornare all'Ariston, da Alessandro Cattelan a Paolo Bonolis, il cui contratto con Mediaset scade a giugno, alla coppia Laura Pausini-Paola Cortellesi.

"Intanto - dice Ciannamea - mi piacerebbe rifare Laura & Paola, lo stupendo show di qualche anno fa: sono due artiste meravigliose, ma sono sempre impegnatissime". Quanto a Cattelan, impegnato con Stasera c'è Cattelan su Rai2, "stiamo costruendo un progetto di prima serata con lui, tre o quattro puntate in primavera".

Sempre sulla seconda rete, in difficoltà di ascolti specie in prima serata - nel day time c'è il fenomeno Viva Rai2! - "dopo la partenza di Mad in Italy torneranno Dalla strada al palco con Nek e Stasera tutto è possibile con Stefano De Martino: sarà un'edizione molto bella, che pescherà anche dagli ospiti di Bar Stella. Con De Martino - spiega ancora Ciannamea - stiamo pensando anche anche a un nuovo progetto di seconda serata per l'autunno, ci stiamo ragionando su". Rai2 "si fonda sull'intrattenimento anche sperimentale e, come sempre succede, le sperimentazioni possono funzionare o meno. Con The Floor, per esempio, abbiamo rischiato portando il quiz in prima serata, e i risultati sono stati interessanti", dice.

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