"Questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile. Quasi una ferita nel cuore. Ancora non riesco a crederci: Mimì l'abbiamo portato a casa!". Loredana Bertè ritira in sala stampa il Premio della Critica Mia Martini, intitolata a sua sorella, visibilmente commossa. "Grazie per l'affetto che mi avete dato. Grazie ad Ama, perché se non era per lui non ero qui a prendere questo premio. È una cosa stupenda e anche un po' surreale. Cerco di rimanere in piedi".
"Ho molti rimpianti. Potevo fare un viaggio in meno in America e starle più vicino. Potevo dirle ancora, sempre di più, 'ti voglio bene' perché ogni volta che glielo dicevo lei mi rispondeva 'che te serve?'", dice all'ANSA Loredana Bertè. "Averla avuta come sorella - spiega Loredana - è stato un privilegio perché è stata incredibile, una sorella meravigliosa. È sempre qui. Non c'è un momento in cui non sia con me", racconta. La cosa di cui Mimì sarebbe stata più felice, assicura l'artista, è il suo look di quest'anno. "È stato un bel Festival e volevo essere perfetta. Mimì sarebbe stata orgogliosa di vedermi vestita così. Mi diceva sempre 'Basta co sti stracci.
Mettiti qualcosa come si deve' e io stavolta l'ho fatto", spiega Bertè.
Quest'anno "la mia autostima è un po' salita", aggiunge. Il testo di Pazza, la canzone in gara a Sanremo, è estremamente autobiografico e parla di una donna finalmente pacificata con sé stessa dopo tanta sofferenza. "Non mi riguardo mai in tv - rivela - perché non mi piaccio, ma quest'anno forse qualcosa rivedrò".
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