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La moda si è presa Sanremo, la scala storico carpet

Curiosità e aneddoti dagli annali, quasi una storia del costume

Clerici in rosa a Sanremo

Redazione Ansa

Sanremo passerella. Il teatro Ariston come una fashion week, uno show di haute couture. Gli abiti sono importanti, certo non come le canzoni, ma da molti anni la moda si è presa Sanremo con le maison in prima fila come a Cannes, Venezia o agli Oscar. Ma c'è una data in cui è cominciato tutto questo o è sempre stato così? L'eleganza è innata perchè anche se radiofonico come fino al 1955 il festival di Sanremo è sempre stato un appuntamento chic e se gli artisti per definizione possono essere liberi, provocatori, trasgressivi (le mini di Loredana Bertè, il bikini argento sexy di Jo Squillo, il punk androgino di Anna Oxa fino ai nude look di Achille Lauro e dei Maneskin per citarne pochissimi di una storia lunga 74 edizioni), le vallette come si diceva un tempo, le conduttrici come diciamo oggi, sono sempre state fashion-dipendenti se non addirittura modelle. Gli anni d'oro, e con chi se no?, sono quelli di san Pippo Baudo, 13 edizioni nel record, 5 consecutive come del resto Amadeus ora e l'amato Mike Bongiorno. Osserva all'ANSA Marvi De Angelis, curatrice della sezione abiti Sanremo a Il Festival si Mostra al forte Santa Tecla e storica stylist dell'evento "Da metà anni '80 e poi negli anni '90 la moda made in Italy vola nel mondo e sbarca al festival".
    La storica frase di Pippo 'l'ho inventato io!' ancora una volta trova applicazione: "la scala nella scenografia all'Ariston c'è dal 1964 ma è con Baudo che le scale maestose di Gaetano Castelli dall'84 in poi diventa no una passerella degna di una sfilata di moda". "Mi ricordo anni formidabili - dice l'esperta di stile - con le prove a Milano con Giorgio Armani o Valentino e Giammetti a curare ogni dettaglio personalmente, orli da perfezionare, pieghe da rifinire su misura".
    Si ricorda ancora l'eleganza assoluta di Ines Sastre, l'esuberanza divertente del rosa di Antonella Clerici. "Gli abiti da gran sera da carpet dei grandi nomi della moda diventano 'protagonisti' del palco dell'Ariston, come quelli del '95 di Claudia Koll a scacchi optical firmato Versace e Anna Falchi in Lancetti e Valentino".
    Una ventina di abiti che conduttori e conduttrici hanno indossato per scendere la famosa temuta scalinata sono in mostra. Senza dimenticare le mise degli anni del festival in bianco e nero e dal Teatro del Casinò con le sartorie couture storiche da Gattinoni a Sarli a Piattelli, Mattiolo è con il colore che la moda ruba la scena con abiti da sogno da Giorgio Armani, Dolce&Gabbana, Gianfranco Ferre', Alberta Ferretti, Cavalli, Versace e molti altri.
    Negli annali le top Valeria Mazza e Eva Herzigova in Versace (troppo trasparente sotto le luci del palco che di corsa si dovette foderare il suo abito). E poi la mitica Raffaella Carrà vestita da Gai Mattiolo, l'australiana Megan Gale che, ricorda De Angelis, "non le stava niente tanto era giunonica e Moschino le fece un gilet ricamato personalizzato. Lorella Cuccarini vestita stupendamente da Valentino, con un abito indossato anche da Julia Roberts agli Oscar, Sabrina Ferilli ironica indossò un Dolce e Gabbana come la bandiera italiana".
    I cambi d'abito sono diventati proverbiali a Sanremo, le cosiddette 'uscite'. Il 'momento Scala' da un certo punto in poi è stato molto importante, con foto che rilanciate su tutti i media proprio come accade agli Oscar. Valeria Marini ebbe abiti ricamati di Ferrè, Laetitia Casta portò sul palco Yves Saint Laurent, Bianca Balti in pizzo rosso trasparente di Dolce e Gabbana. Sono stati firmati da Valentino alcuni abiti scenografici per Ilary Blasi, Manuela Arcuri. Per alcuni anni, proprio come nei calendari delle fashion week apriva Armani e chiudeva Valentino o viceversa.
    In Armani Privè hanno sceso la scala dell'Ariston Maria Chiara Giannetta, Rocio Munoz Morales con un abito rosso che poi agli Oscar fu indossato anche da Cate Blanchett. Michelle Hunziker spopolò con Moschino, abiti spiritosi come quello con un fioccone gigante in velluto nero. Belen, farfallina a parte, vestita Moschino in tailleur maschile e body ricamato swarovski baciò Elisabetta Canalis vaporosa in abito a balze rosa cipria di Versace. Il Pensati Libera di Chiara Ferragni vestita Maria Grazia Chiuri per Dior ha fatto parlare per giorni (con meme a seguire). Ognuno ha i suoi preferiti, certo che sfogliare le gallery anno dopo anno si passa in rassegna la storia del costume. (ANSA).
   

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