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Sanremo 2024, la serata delle cover, le pagelle

Redazione Ansa

Queste le pagelle della quarta serata del festival di Sanremo (in ordine di apparizione):

SANGIOVANNI con AITANA - 5 Forse ha peccato un po' di presunzione andando a pescare tra tutte le canzoni possibili proprio un suo successo, per di più anche in versione spagnola. Ma Sangio, hai 21 anni... e non sei (ancora) Claudio Baglioni. Anche meno.

ANNALISA con LA RAPPRESENTANTE DI LISTA e CORO ARTEMIA - Sweet Dreams - 8 Wow. Pezzo iconico, rivisitato in chiave soul: Annalisa in stato di grazia, LRDL in forma smagliante (mancano a questo festival) e il coro aggiunge un tocco che aggiunge spettacolo allo spettacolo. Nali non ne sta sbagliando una.

ROSE VILLAIN con GIANNA NANNINI - Medley Nannini - 5 Le due voci insieme non funzionano granché. E il risultano non è dei migliori. Rette parallele che non s'incontrano.

GAZZELLE con FULMINACCI - Notte prima degli esami - 8 La Roma di oggi che canta la Roma di ieri. In un ideale passaggio di consegne nella scuola cantautorale della capitale. Hanno pescato nella loro storia e in quella di tutti. Emozionanti e intensi.

THE KOLORS con UMBERTO TOZZI - Medley Tozzi - 7 Ti Amo, Tu, Gloria: un mix micidiale (con citazione finale di Italodisco) e all'Ariston è subito karaoke. Tra hitmaker ci si intende...

ALFA con ROBERTO VECCHIONI - Sogna, ragazzo, sogna - 8 Emozione e standing ovation per un altro passaggio di consegne. Il brano è uno dei cavalli di battaglia del professore, Alfa lo arricchisce - se possibile - con un finale rap. L'uomo e il ragazzo, l'esperienza che passa di generazione in generazione.

BNKR44 con PINO D'ANGIÒ - Ma quale idea - 7 Pura discomusic anni Ottanta. I BNKR44 sono arrivati a Sanremo per divertirsi. Stanno andando ben oltre. Sorprendenti (anche se sembrano usciti da un manga giapponese). Menzione per Pino D'Angiò che si mette al servizio dei ragazzi.

IRAMA con RICCARDO COCCIANTE - Quando finisce un amore - 7 Non deve essere semplice confrontarsi con un mostro sacro come Cocciante, Irama lo fa e ne esce bene con un pezzo strappabudella.

FIORELLA MANNOIA con FRANCESCO GABBANI - Che sia benedetta/Occidentali's Karma - 6,5 L'autoironia è la chiave di questo duetto, che riporta all'Ariston la sfida del 2017, vinta da Gabbani e dalla scimmia che lo accompagnava ai danni di Fiorella. Il cantautore replica anche l'inchino dell'epoca. Alla fine né vincitori né vinti.

SANTI FRANCESI con SKIN - Hallelujah - 8 Ennesimo cambio di registro. In un attimo siamo risucchiato nell'atmosfera spirituale del brano di Leonard Cohen. E le due voci volano in alto, tanto in alto. Intensi da risultare quasi commoventi.

RICCHI E POVERI con CHIARA E PAOLA - Sarà perché ti amo/Mamma Maria - 6 Si gioca in casa, ma ormai il tutto sa un po' di visto e rivisto. Il quartetto sarebbe anche divertente, ma perché non osare un po'?

GHALI con RATCHOPPER - Medley Italiano vero - 9 Il rapper prende la sua storia e quella di milioni di migranti e ne fa manifesto e poesia. Un filo unico con il brano in gara. Messaggio politico e melodia, con intro in arabo e L'Italiano, omaggio a Toto Cutugno, in chiusura. Elegante, intenso e convincente, per ribadire il diritto ai diritti.

CLARA con IVANA SPAGNA e CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL TEATRO REGIO DI TORINO - Il cerchio della vita - 6,5 Ancora storditi dall'intensità di Ghali, l'esibizione di Clara passa un po' sottotono. Lei comunque è brava e non sfigura con Ivana Spagna.

LOREDANA BERTÈ con VENERUS - Ragazzo mio - 6,5 Problemi tecnici a parte, Loredana riesce a coronare il sogno di portare Luigi Tenco di nuovo all'Ariston. È una leonessa che continua a graffiare.

GEOLIER con GUÈ, LUCHÈ e GIGI D'ALESSIO - Medley Brivido/O' primmo amore/Chiagne - 7 Rap e napoletanità. A spalleggiare l'idolo dei più giovani arrivano in tre. Ma lui non ne ha davvero bisogno.

ANGELINA MANGO con IL QUARTETTO D'ARCHI DELL'ORCHESTRA DI ROMA - La rondine - 10 Che voce, che potenza, che presenza scenica! E quante emozioni nell'omaggio di una figlia al padre. In sala non vola una mosca fino a quando il pubblico non esplode in un applauso liberatorio. Per abbracciarla stretta.

ALESSANDRA AMOROSO con BOOMDABASH - Medley - 6 È il festival della rivendicazione delle proprie origini. Dopo la Napoli di Geolier, esplode l'energia "from Salento with love".

DARGEN D'AMICO con BABELNOVA ORCHESTRA - Omaggio a Ennio Morricone - 6 L'idea dell'omaggio a Morricone con un testo di Dargen su musiche del maestro non era male, ma alla fine si perde e risulta poco comprensibile. A lui il merito di accendere i riflettori sul conflitto a Gaza con l'appello reiterato a cessare il fuoco.

MAHMOOD con TENORES DI BITTI - Come è profondo il mare - 8 Sul palco Mahmood porta Lucio Dalla, i Tenores di Bitti, la Sardegna, il mondo arabo. E l'amore per la mamma. In un gioco di rimandi che risulta impeccabile. Dimostra ancora una volta di essere un artista completo e versatile

MR. RAIN con GEMELLI DIVERSI e FARFALLE AZZURRE - Mary - 6 In questo festival Mr. Rain sembra un po' spaesato. Anche stasera non sa bene in che direzione andare. E i Gemelli Diversi non riescono ad essergli da bussola. Meravigliose le azzurre della ritmica nella loro perfezione.

NEGRAMARO con MALIKA AYANE - La canzone del sole - 7,5 Battisti senza essere Battisti. Due delle voci più belle del panorama italiano 'si permettono' di toccare il grande cantautore. Qualcuno storcerà il naso, ma l'arte è anche non aver timore dei mostri sacri.

EMMA con BRESH - Medley Tiziano Ferro - 5 Scelta azzardata, su brani decisamente non facili. E loro non sono troppo precisi.

IL VOLO con STEF BURNS - Who wants to live forever - 8 Niente da dire, sono davvero la bravura e la tecnica fatta trio. I Queen sono i Queen, ma loro non sono da meno. E Stef Burns aggiunge altro talento.

DIODATO con JACK SAVORETTI e FILIPPO TIMI - Amore che vieni, Amore che vai - 8,5 Diodato è artista di razza. Raffinato ed elegante, da sempre a suo agio con il repertorio di De André. Chiama Filippo Timi che legge l'intro de Il testamento di Tito. Teatro e musica, di qualità. Non sembra nemmeno Sanremo.

LA SAD con RETTORE - Lamette - 4,5 Datemi una lametta. Ma datemela davvero. Tanta scena, poca sostanza. Ma è sempre bello rivedere Rettore.

IL TRE con FABRIZIO MORO - Medley Moro - 6 Il Tre si fa guidare nel mondo del pop dal "fratello maggiore" Moro. Un percorso interessante che varrebbe la pena esplorare, anche solo per dimostrare che sa cantare davvero.

BIGMAMA con GAIA, LANINA e SISSI - Lady Marmelade - 6,5 Empowerment femminile all'ennesima potenza, condito da energia allo stato puro. Con tanto di "fuck al patriarcato" del direttore d'orchestra e invito di BigMama a far "sentire la propria voce".

MANINNI con ERMAL META - Non mi avete fatto niente - 7 Compito ben svolto, la sufficienza la portano a casa. Ma Maninni non è Fabrizio Moro e per vincere il festival serve ancora un po'.

FRED DE PALMA con EIFFEL65 - Medley - 5 È l'1.30. Fred De Palma sveglia di soprassalto chi si era appisolato davanti alla tv. Spaventato torna a dormire.

RENGA NEK - Medley - 7 Gli zii di Sanremo "je l'ammollano" ancora. Momento karaoke su brani che hanno fatto la storia del festival e non solo.

LORELLA CUCCARINI - 8 Si muove sul palco dell'Ariston come se fosse lei ad averlo frequentato negli ultimi 5 anni e non Amadeus. Canta, balla, presenta. Non risulta eccessiva neppure nell'autocelebrazione di quasi 40 anni di carriera. La notte, vola. E Lorella anche.

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