(ANSA) - CAGLIARI, 9 DIC - E' un vero e proprio patto sociale
quello che la Giunta guidata da Francesco Pigliaru propone nella
Finanziaria 2015. Risparmi mirati, riduzione dell'Irap
permanente e integrazione delle risorse regionali, nazionali ed
europee in una visione keynesiana dell'economia che sposta
l'attenzione dalla produzione dei beni alla domanda,
intervenendo proprio su quest'ultimo elemento.
"Quello del 2015 è un bilancio trasparente e chiaro e le
risorse iscritte non sono solo importanti ma anche spendibili
immediatamente - ha spiegato il governatore - Non ci sono
ulteriori scuse e ora le risorse vere arrivano ai destinatari
per programmare le azioni. Non solo integriamo le risorse su
diversi fonti ma non le facciamo disperdere in mille rivoli e le
concentriamo. E' quindi un bilancio che deve lavorare contro la
crisi". Da qui l'idea di indebitare la Regione "in modo attento
per aumentare lo stimolo economico ed essere pronti a restituire
il debito nel momento in cui le cose andranno meglio".
Questo presuppone velocità di spesa e certezza delle risorse.
E in questo senso la Regione "continuerà anche a chiedere allo
Stato di chiudere la vertenza entrate, (880 milioni stimati che
la Sardegna vorrebbe con rate da 300 mln all'anno, ndr)", ma
anche le altre partite: le entrate erariali ancora soggette a
contenzioso che sono state stimate in 106 milioni e i 97 milioni
di altri accantonamenti relativi al patto di stabilità inseriti
nella legge di stabilità 2015, oggetto di separata vertenza.
"In luglio abbiamo siglato un accordo importante con lo Stato
- ha ricordato l'assessore Paci - e stiamo ancora discutendo con
il Governo su questi punti e soprattutto dei 97 milioni che non
sono coerenti con quell'intesa. Poi abbiamo da spendere 600
milioni della vecchia programmazione che non rientrano in questo
bilancio ed è una vergogna il ritardo generato da chi ci ha
preceduto. Ora la regola per la nostra amministrazione sarà
'prima spendi fondi europei poi vediamo di usare quelli
regionali'. Sul mutuo per le infrastrutture - ha aggiunto il
titolare del Bilancio - abbiamo contatti con la Banca europea
degli investimenti e con la cassa depositi e prestiti e questa è
una politica keynesiana: si aprono cantieri e cerchiamo di
superare il gap infrastrutturale". (ANSA).
Finanziaria:Pigliaru,con noi politiche keynesiane e certezze
Paci, prima spendiamo i fondi europei poi quelli regionali