(ANSA) - CAGLIARI, 19 MAG - Per il premier Matteo Renzi la riforma scolastica parte dalla "buona scuola", per il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, l'avvio della nuova era negli istituti dell'Isola si chiama "Iscol@, la nuova scuola". Un progetto aperto al confronto con tutti i soggetti interessati, Comuni, enti locali, docenti e famiglie, che stanzia, attraverso la programmazione unitaria, nel triennio quasi 720 milioni: 358,2 mln per la scuola (8mln solo nel 2015) e 360,9 per l'università (169,9 nel 2015). E per l'anno in corso la Giunta ha intenzione di programmare la spesa di 185 milioni per migliorare l'apprendimento (19,7 mln), combattere la dispersione scolastica (35,5 mln) e attuare interventi sull'edilizia (130 mln su un fabbisogno di 500 mln).
La delibera che apre la strada a queste risorse è stata adottata oggi dalla Giunta regionale e presentata in conferenza stampa dal presidente Pigliaru e dagli assessori della Programmazione, Pubblica Istruzione e Lavoro, Raffaele Paci, Claudia Firino e Virginia Mura, che hanno anche illustrato la piattaforma interattiva che accompagnerà il dialogo su queste azioni. "Siamo pronti ad un intenso confronto con gli esperti e il personale della scuola che verrà portato avanti per un mese e mezzo a partire da giugno - ha annunciato il governatore - vogliamo ragionare tutti allo stesso tavolo, affrontando il problema scuola con il metodo della programmazione unitaria (Fse Fesr, Feoga, bilancio regionale, Fsc e Pac, ndr)".
Tra i principali interventi Pigliaru ha ricordato quello per innalzare i livelli qualitativi nell'80% dei 1.700 istituti dell'Isola ("in qualche caso saranno realizzate scuole nuove a condizioni che siano baricentriche, mettendo da parte i campanilismi di questi anni"), più di un milione servirà per portare la banda larga nelle scuole, mentre i docenti saranno messi nelle condizioni di utilizzare una metodo di insegnamento basato su tecnologie digitali. Nove milioni serviranno per inserire più docenti (si stimano 320 precari da trattenere a scuola), 3 mln per l'acquisto di tablet, un milione per il potenziamento dell'apprendimento della lingua inglese, 4,6 mln per la sperimentazione didattica, 1 mln per la formazione dei professori su italiano e matematica, 6 milioni per il trasporto degli studenti (4 mln solo per l'acquisto di 40 scuolabus), altrettanti per il supporto agli alunni con disabilità, 5,5 milioni per le scuole aperte (tutti a Iscol@), cioè spazi nei quali fare attività curriculari e extracurriculari (coding, insegnare la logica degli algoritmi). Paci ha ricordato che si tratta "della prima delibera di programmazione unitaria", mentre Firino ha spiegato che il progetto "non rappresenta un'azione spot per mettere una pezza, ma ha l'ambizione di essere un progetto di sistema. Non stiamo riformando la scuola - ha sottolineato 'buona scuola' di Renzi - è un'azione diversa". Infine Mura ha messo l'accento sull'integrazione tra scuola e formazione "per evitare quello che è successo nel passato: istruzione e formazione non sono mondi diversi che non si incontrano mai, ma i ragazzi possono essere recuperati in un secondo momento riavvicinandoli al percorso scolastico strutturato". (ANSA).