Sardegna

Università Cagliari: allarme tagli

Mobilitazione generale. Rettore, 'ad aprile arriva la mannaia'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 5 FEB - Senato accademico e Cda dell'Ateneo di Cagliari in seduta congiunta e pubblica per protestare contro i tagli e le risorse con il contagocce. Con fondi sempre inferiori che, in un circolo vizioso, finiscono per colpire chi già se la passa male. Un esempio su tutti: la stessa ricerca per gli atenei sardi- spiegano gli esperti - è via via penalizzata dalle dotazioni di partenza. Parola d'ordine: salvare la vita alle università sarde.

Una commissione composta da quattro esperti è già al lavoro per elaborare una bozza di modifica dei parametri da consegnare ai parlamentari sardi. "Un momento delicato - ha detto il rettore Maria Del Zompo - per la vita del nostro ateneo". Quasi un drammatico conto alla rovescia: "Ad aprile - ha avvertito - arriva la mannaia". Problema molto sentito. E infatti questo pomeriggio l'aula magna di Ingegneria, luogo scelto per lanciare l'ennesimo appello, era gremita, circa 400 partecipanti, con tante persone rimaste in piedi. E con grande partecipazione di studenti, corpo docente, parlamentari, istituzioni, dal Comune di Cagliari e dalla Regione.

Una battaglia contro gli indicatori nazionali che, parola del rettore Maria Del Zompo, penalizzano le università della Sardegna. "Le tasse aumentano - ha detto - e le risorse si contraggono. Nell'arco di sei mesi la situazione è precipitata". Una delle beffe? "Veniamo valutati anche per il fatto - ha detto- che il grado di attrazione dalle regioni confinanti si ferma al due per cento. Senza rendersi conto che siamo circondati dal mare".

Nel mirino soprattutto il calcolo del costo studente standard (cioè quanto costa formare uno studente), indicato come la madre di tutti i problemi. Alcuni atenei - è stato spiegato- sono stati esentati da questo calcolo. Un Sos al Governo. Con la Regione - ha assicurato l'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino - pronta a portare il problema su tutti i tavoli per illustrare la situazione peculiare della Sardegna. Tutto questo in un clima già caldissimo per i nuovi parametri Isee che tagliano fuori da graduatorie alloggi e borse mille universitari solo nel capoluogo. Più altri cinquecento a Sassari.

PIGLIARU, BISOGNA ALZARE LA VOCE - "Bisogna alzare la voce. E presentare allo stesso tempo delle proposte: siamo in una situazione in cui dall'alto non si fanno scelte. Ma questa non scelta rischia di lasciare gli studenti del sud senza università". Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, intervenendo alla seduta congiunta di Cda e Senato accademico dell'ateneo di Cagliari per protestare contro tagli e risorse col contagocce.

"Qual è il disegno? Concentrare le università in un'unica area dell'Italia? Allora diano delle borse di studio a tutti per poter partecipare - ha osservato Pigliaru - ma così il danno è doppio: vanno avanti le università già forti. E per gli universitari del sud rischiano di sparire gli atenei senza avere nemmeno le borse di studio".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it