(ANSA) - CAGLIARI, 4 MAR - Blitz dei carabinieri della polizia militare in un circolo privato e in un'abitazione a Cagliari, riconducibili ad alcuni personaggi legati ad un gruppo antimilitarista e antagonista dell'isola. Le perquisizioni, disposte dal sostituto procuratore Guido Pani, sono state condotte nella notte dagli uomini della polizia militare che hanno sequestrato numerosa documentazione riguardante diverse attività del gruppo. L'inchiesta, secondo quanto si è appreso, è stata aperta per vilipendio alle forze armate e diffusione di documentazione non riservata ma in uso esclusivo di ufficio. I carabinieri adesso stanno analizzando tutto il materiale sequestrato e le persone coinvolte saranno presto sentite.
SA DOMU SU FB, QUESTA E' REPRESSIONE - "Questa mattina, all'alba, i carabinieri sono entrati a casa di un nostro compagno, hanno perquisito lui, rivoltato la casa intera comprese le stanze dei coinquilini e sequestrato di tutto a lui e ai coinquilini". E' quanto scrivono su Facebook gli appartenenti a "Sa Domu Studentato Occupato Casteddu", riferendosi al blitz effettuato dagli uomini della polizia militare che stanno indagando per conto della Procura di Cagliari per vilipendio alle forze armate e diffusione di documentazione non riservata ma in uso esclusivo di ufficio.
"Sono poi andati in un circolo privato frequentato da compagni e hanno rivoltato anche quello come un calzino sequestrando molte cose - scrivono ancora sul social network - Il compagno è al momento in caserma. Quando la repressione batte significa che siamo sulla strada giusta. E' però il momento di stringersi intorno a Sa Domu e al Comitato studentesco contro l'occupazione militare, per tutto ciò che rappresenta il primo per la città e il secondo per la liberazione della Sardegna dagli eserciti che giocano alla guerra nella nostra terra".
TRE INDAGATI - Computer, bandiere, striscioni, materiale informatico, volantini e documenti. È quanto sequestrato questa mattina a Cagliari dai carabinieri della polizia militare agli antimilitaristi-antagonisti. Le perquisizioni sono scattate all'intero di un circolo privato in via Molise e in due abitazioni, una in città l'altra a Dolianova.
Tre le persone indagate - un 32enne, un 31enne e un 21enne - per aver violato gli articoli 326 e 290 del codice penale, rispettivamente "rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" e "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate". Nessun fermo per due dei tre rimasti in caserma in via Nuoro per firmare i decreti di sequestro dopo le perquisizioni volute dal sostituto procuratore Guido Pani, che coordina le indagini.
Massimo riserbo da parte degli inquirenti sull'origine dell'inchiesta. Da quanto si è appreso, i giovani farebbero parte del gruppo "Sa Domu Studentato occupato Casteddu" attivo in numerose manifestazioni antimilitariste in Sardegna, ma anche nella Penisola. A seguito di una di queste, o nella fase preparatoria o successiva, potrebbero essere stati commessi i reati per i quali gli uomini della polizia militare cercano riscontri.
Fuori dalla caserma dei carabinieri ad attendere i giovani, l'avvocato che li tutela, Marcella Cabras: il legale aspetta di leggere le carte per capire come impostare la difesa, i gli amici del collettivo contro l'occupazione militare.
LE ACCUSE - La diffusione di parte del calendario delle esercitazioni Nato in Sardegna e la presa in giro su Internet di un generale dell'Esercito. Sarebbero queste le contestazioni mosse ai tre giovani antimilitaristi indagati per "rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" e "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate", che hanno portato i carabinieri della polizia militare a sequestrare in due abitazioni e in un circolo privato materiale informatico, documenti e volantini.
Il 21 gennaio scorso sulla pagine Facebook del Comitato studentesco contro l'occupazione militare della Sardegna fu pubblicato un documento in cui venivano elencate le date delle esercitazioni militari per il primo semestre del 2016, con spiegazioni sul tipo di prove e sull'impiego di uomini e mezzi. Il 6 novembre dello scorso anno, invece, tre giorni dopo la manifestazione di protesta vicino alla base di Teulada, culminata con scontri e sconfinamento nel poligono, fu invece pubblicata una foto di un alto esponente dell'Esercito corredata da frasi pesanti e offensive.
ATTIVISTI, PROVOCAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE - "Solo una provocazione delle forze dell'ordine, che scaturisce dopo tutto quello che il nostro movimento e le altre associazioni fanno per protesta contro l'occupazione militare della Sardegna". E' quanto dichiarano i rappresentanti di "Sa Domu Studentato Occupato Casteddu" in merito al blitz effettuato dagli uomini della polizia militare all'alba in due abitazioni e in un circolo privato a Cagliari.
"Crediamo che l'azione delle forze dell'ordine sia riferibile a fatti accaduti tra settembre 2015 e gennaio 2016", hanno ipotizzato i portavoce del gruppo nel corso di una conferenza stampa convocata questo pomeriggio in viale Fra Ignazio, a Cagliari. Non erano presenti i tre indagati - un 32enne, un 31enne e un 21enne - per aver violato gli articoli 326 e 290 del codice penale, rispettivamente "rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" e "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate".
Stamattina i carabinieri hanno sequestrato computer, hard disk, bandiere, striscioni, volantini e documenti. "Ma non riusciamo a capire che cosa cercassero effettivamente - hanno precisato i membri di Sa Domu - per questo definiamo il blitz una provocazione".
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