La Procura di Bologna ha chiuso l'indagine nei confronti di Pietro Melis, blogger 77enne di Cagliari, accusato di aver offeso la reputazione del senatore Pd Sergio Lo Giudice e di Michele Giarratano, sposi a Oslo nel 2011 e divenuti nei giorni scorsi per la seconda volta genitori, con figli nati da maternità surrogata.
L'inchiesta era partita a febbraio dalla querela di Lo Giudice e Giarratano, assistiti dagli avvocati Giulia Barbieri e Claudia Benvegnù; dopo aver chiesto e ottenuto dal Gip i sequestri delle pagine web, il Pm Morena Plazzi ha inviato a Melis un avviso di fine indagine, atto che solitamente precede la richiesta di giudizio. Al blogger è contestata la diffamazione aggravata dall'aver commesso il fatto con mezzo di pubblicità, e la recidiva.
Infatti, nonostante il sequestro di maggio delle pagine in cui erano stati postati i messaggi 'Sergio Lo Giudice: un criminale al senato' e 'Arrestateli', legate ad un sito di cui era amministratore, ha pubblicato un nuovo post, riprendendo il tema.Pubblicando il nuovo post liberamente accessibile e consultabile dal titolo 'Una strage a favore di Trump', Melis, per il Pm, ha perseverato nella condotta delittuosa. Gli avvocati Barbieri e Benvegnù hanno allora inoltrato alla Procura una nuova istanza di sequestro della pagina web, richiesta nuovamente accolta anche dal giudice.
Le espressioni utilizzate sul blog, aveva scritto il Gip Domenico Panza a maggio, "lungi dal limitarsi ad esprimere una critica alle scelte di vita" di Lo Giudice "finiscono per aggredirlo e umiliarlo sul piano personale, con epiteti di sin troppo evidente, oggettiva, connotazione diffamatoria".
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