Corteo da Marina Piccola, già affollata di bagnanti, alla città, in piazza dei Centomila, per gridare A Foras. Cioè fuori. Fuori le basi militari innanzitutto, e poi no all'ampliamento della fabbrica di bombe di Domusnovas, nel Sulcis, sì alle bonifiche e alla restituzione delle terre ai sardi. Sono i punti chiave della protesta che ha richiamato pacifisti e associazioni antimilitariste. Circa cinquecento i partecipanti. Il 2 giugno è stato scelto per festeggiare un anno dalla prima assemblea del Comitato A Foras. Disagi in città per i rallentamenti al traffico.
Nel mirino soprattutto i poligoni di Capo Frasca e Quirra 'combattuti' in questi mesi anche con incontri nei paesi, nelle scuole e nelle università. L'ultima battaglia è quella delle settimane scorse contro l'esercitazione Mare aperto.
Oggi una protesta in due tappe. Il corteo è partito alle 11.30 da Marina Piccola e ha attraversato viale Poetto. Poi la camminata verso la città con ritrovo finale davanti alla scalinata della basilica di Bonaria.
"Ultimamente - hanno spiegato i pacifisti in un manifesto diffuso dall'assemblea - la giunta regionale ha sbandierato come grande conquista l'aumento a quattro mesi dello stop delle esercitazioni a Capo Frasca, oltre che lo sblocco dei fondi destinati agli indennizzi. Queste azioni rappresentano le briciole che lo Stato italiano ci concede in cambio del nostro silenzio sulla presenza militare nella nostra Isola. A Foras lotta per il blocco delle esercitazioni 365 giorni l'anno. Lotta per la dignità di poter lavorare in una terra libera, non chiede gli indennizzi per non lavorare, ma i risarcimenti per non aver potuto lavorare e creare sviluppo fino ad oggi".
In corteo anche i dipendenti che temono di perdere il lavoro dopo l'accorpamento Tre Wind: in Sardegna la riorganizzazione coinvolge circa 400 persone. Hanno sfilato con la maglietta nera "Vendesi novecento famiglie". Nel pomeriggio dalle 15 sul colle San Michele concerto dei pacifisti con tante ore di musica e molti artisti di vari generi. Dal pianista Patrizio Fariselli, fondatore degli Area, gruppo storico e protagonista di una delle stagioni più fervide per le lotte sociali al sassofonista Enzo Favata.
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