Sardegna

Nucci, superbo Rigoletto sotto le stelle

Opera Lirico Cagliari apre stagione al Forte Arena

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 11 GIU - Ovazioni, battimani accompagnati da un sottofondo di "bravo", "bis" per il Rigoletto di Leo Nucci. La prima del melodramma verdiano che ieri sera ha aperto la Stagione del Forte Arena di S. Margherita di Pula (Cagliari) è stata un successo di pubblico. La 526esima prova del celebre baritono emiliano nei panni del tragico buffone alla corte del duca di Mantova è stata accolta da applausi a scena aperta.
    Sotto il cielo rischiarato dalla luna piena i circa 3000 spettatori hanno apprezzato la messinscena della prima opera della Trilogia Popolare di Giuseppe Verdi. Voce vigorosa, carisma, presenza scenica, l'interprete verdiano per antonomasia, 75 anni, 50 di carriera, ha creato un coinvolgente incontro col pubblico. Richiesto a gran voce Nucci ha concesso il bis di 'Sì Vendetta'. Gli studenti del liceo Musicale del Convitto Nazionale gli hanno dedicato lo striscione "Grazie Leo". Sul palco è andato in scena il bell'allestimento del Teatro Lirico di Cagliari con l'ottima direzione di Donato Renzetti.
    Efficace la regia di Joseph Franconi Lee da un'idea di Alberto Fassini. Molto applaudita Barbara Bargnesi con la sua voce limpida, nei panni di Gilda, espressiva e convincente la prova di Antonio Gandìa che si è confermato tenore di rango.
    Belli e sontuosi i costumi così come la scenografia che ha messo in luce lo splendore architettonico della Mantova Cinquecentesca. Un uso sapiente delle luci ha creato una adeguata atmosfera della tragica vicenda dove nasce e si sviluppa la tragedia umana, sociale e familiare del giullare di corte. Il 17 e 24 si replica e la parte di Rigoletto è affidata a Giovanni Meoni.
    Un successo che sostiene l'accordo tra Teatro Lirico, guidato da Claudio Orazi, e Forte Village volto a favorire l'internazionalizzare e innovazione dell'attività del teatro e a valorizzarne il richiamo turistico-culturale. "Il teatro all'aperto ha il suo fascino - ha detto Leo Nucci all'ANSA - e svolge anche il suo importante ruolo di divulgazione della cultura operistica. Se anche soltanto alcune decine degli spettatori presenti si appassionano all'opera e tornano a teatro avremo raggiunto un obiettivo desiderato". (ANSA).
   

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