Quattro consiglieri comunali del Psd'Az del Comune di Nuoro, partito che nel capoluogo barbaricino sostiene la giunta di centrosinistra ed esprime anche due assessori, prendono le distanze dalla scelta dei vertici dei Quattro Mori di allearsi con la Lega Nord in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Non si placano dunque le polemiche interne al partito dopo il patto siglato tra Christian Solinas e Matteo Salvini, anche se i quattro precisano di non volere abbandonare il Psd'Az.
Adriano Catte, Claudia Camarda, Viviana Brau e Graziano Siotto spiegano che "militare in un partito di cui noi siamo esponenti in consiglio comunale e nel consiglio direttivo di sezione, non equivale necessariamente a condividerne le scelte portate avanti nel campo delle alleanze politiche per le elezioni del 4 marzo. Scelte legittime in quanto avallate da organi democratimente eletti, ma - scrivono in una nota - non esenti da critiche e dalla nostra disapprovazione".
Come consiglieri comunali, "nel programma sottoscritto per la città di Nuoro - sottolineano - in questi anni abbiamo portato avanti azioni e misure in netta antitesi con quella ideologia salviniana dalla quale ci onoriamo di esserci tenuti a debita distanza".
Nessun addio al partito. "Contiueremo a impegnarci - concludono i quattro consiglieri - esaltando i valori di libertà, uguaglianza e fratellanza, affinché tutti gli uomini e le donne godano di pari diritti, opportunità e abbiano gli stessi doveri, contro ogni forma di razzismo e di sfruttamento dell'uomo".