"Attenzione alle piccole imprese, snellimento del procedimento di attuazione dell'opera pubblica e piano triennale per la qualità architettonica delle opere". Sono questi, secondo l'assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, i tre punti focali della legge sugli appalti passata in Consiglio regionale con ventisette voti favorevoli, tutti della maggioranza.
A questi tre punti si aggiunge la società di ingegneria, ovvero, spiega l'esponente della Giunta, una "società di progettazione che dà una risposta a una carenza cronica di disponibilità di livelli di progettazione atti a consentirci un accesso tempestivo a risorse nazionali ed europee per la realizzazione degli interventi". Si tratta di quella che il segretario del Partito dei sardi, già assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha definito l'"Anas sarda". "Questo è un evento storico reso possibile grazie al contributo di tutti - ha dichiarato Maninchedda all'ANSA - finalmente abbiamo uno strumento per non essere più schiavi dell'Anas".
La legge ha come obiettivo principale quello di potenziare l'autonomia delle competenze della Regione sulla programmazione e organizzazione degli appalti pubblici nell'isola. Novità di assoluto rilievo è anche l'introduzione di forme di tutela per i fornitori di beni e servizi, a garanzia del pagamento delle prestazioni. I fornitori, infatti, attualmente sprovvisti di ogni forma di tutela nel contratto d'appalto, sono l'anello più debole della catena nel ciclo dei contratti pubblici. "Il dl - sottolinea - non è una sfida al governo centrale, anzi colma un vuoto legislativo. Certo, essendo una legge innovativa, è una legge che osa, ma questo non vuol dire entrare in competizione con lo Stato".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it