Debutta sul podio cagliaritano per dirigere l'orchestra del Teatro Lirico il giovane direttore coreano Min Chung. Con lui, in qualità di solista, la violinista giapponese Kyoko Takezawa, che torna nel capoluogo sardo dopo il suo applaudito recital del 2016. E' dedicato al genio creativo di Cajkovskij il settimo appuntamento, il 20 aprile alle 20.30 e il 21 alle 19, con la Stagione concertistica del Lirico. E c'è attesa per l'esordio di Chung, considerato dalla critica fra i più promettenti giovani direttori d'orchestra e anche figlio d'arte: il padre, Myung-whun Chung, una delle migliori bacchette al mondo.
Il programma musicale si apre sulle note del celeberrimo e virtuosistico Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 35, composto nel 1878 e ritenuto un vero e proprio monumento della letteratura concertistica, e con la Seconda Sinfonia in do minore "Piccola Russia" op. 17, datata 1873 e revisionata nel 1879-1880. La presenza di tre temi musicali, tratti da altrettanti canti popolari ucraini, ne hanno decretato il sottotitolo "Piccola Russia", che è appunto una delle denominazioni dell'Ucraina.
"I giovani sono e devono essere una risorsa sulla quale investire - sottolinea il sovrintendente Claudio Orazi - il Teatro Lirico è molto sensibile sul versante del nuovo pubblico e lo è anche per quanto riguarda le eccellenze artistiche, sia giovani voci sia giovani direttori. Mentre per l'opera l'esperienza dei direttori è determinante e imprescindibile, il repertorio sinfonico può essere il primo spazio creativo dove facilitare la ricerca dei giovani talenti emergenti.
Siamo molto felici di accogliere Min Chung e la sua bacchetta che ha goduto della eco formativa e geniale di quella del padre. Sarà interessante ascoltare cosa apporterà come esponente della nuova generazione di direttori, sono certo che saprà trovare una buona risposta nell'Orchestra del Teatro Lirico che, grazie alla continua formazione anche internazionale dei singoli, riesce ad eccellere e a creare la sintonia con tutti i direttori, che infatti ci esternano la loro gioia nel condurla".