Un anfiteatro hi-tech per far diventare le rovine della città punico romana di Tharros, che è già il sito archeologico più visitato della Sardegna, un grande polo di attrazione turistica nel cuore del Mediterraneo. Il progetto, finanziato dalla Regione col bando Culture Lab, è ambizioso ma il Comune di Cabras e l'associazione culturale Dromos sono sicuri di centrare l'obiettivo. L'anfiteatro, hanno assicurato il direttore artistico di Dromos Salvatore Corona e il sindaco del paese Cristiano Carrus, sarà pronto per il 25 giugno e ad inaugurarlo, col progetto Two islands, ci saranno il trombettista sardo Paolo Fresu e il violoncellista siciliano Giovanni Sollima accompagnati dall'Orchestra da Camera di Perugia. Il 12 agosto toccherà invece al vincitore dell'ultimo Sanremo Ermal Meta.
Ad ascoltare la loro musica saranno in 1.200. Tanti ne potrà ospitare, in questa prima stagione, il nuovo anfiteatro amovibile che sarà allestito su un pendio naturale racchiuso tra le maestose rovine della città e il mare del Golfo di Oristano. Il progetto è stato concordato in ogni dettaglio con la Soprintendenza archeologica. Per l'allestimento della struttura non sarà spostata una sola carriola di terra o di sabbia. Per arrivarci gli spettatori cammineranno sull'antica pavimentazione di basalto realizzata durante la dominazione romana seguendo un suggestivo percorso illuminato nelle ore notturne da smart light a batteria. Il sito ha già ospitato grandi artisti di livello nazionale e internazionale, che sono rimasti stregati dalla location.
Il cartellone completo della stagione, che terminerà alla fine di settembre, è ancora da definire. Tra la fine di luglio e agosto ospiterà sicuramente alcune date del Dromos Festival ma coinvolgerà anche altri operatori dello spettacolo in stretta connessione col non lontano Parco dei Suoni di Riola Sardo, ospitato in una cava dismessa di arenaria sulle coste del Sinis. Il valore aggiunto del progetto sono proprio il mare e l'ambiente, con le acque cristalline del mare di San Giovanni e di Putzu Idu e i chicchi di quarzo della spiaggia di Is Aruttas. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet dedicato www.anfiteatrotharros.it