Sardegna

Crisi artigiani per fisco e costo lavoro

Nodi emersi dal lavoro della commissione speciale del Consiglio

Redazione Ansa

Missione compiuta per la commissione speciale presieduta da Roberto Deriu (Pd) sulla grave situazione delle imprese attive nell'artigianato, nel commercio e nella grande distribuzione. I membri del parlamentino hanno approvato all'unanimità la relazione finale del consigliere nuorese. Due i problemi fondamentali emersi dopo sei mesi di audizioni di produttori e distributori: eccessiva pressione fiscale e alto costo del lavoro.

Ma la situazione si aggrava, si legge nel documento finale, "in relazione a imprese allocate nelle zone interne e marginali dell'Isola, rispetto alle quali è necessario attivare misure di carattere fiscale, economico e di politiche attive del lavoro in grado di riequilibrare l'ulteriore gap a cui sono soggette". La relazione concordata dalla commissione verrà presentata e illustrata formalmente dal presidente Deriu in una delle prossime sedute del Consiglio regionale.

Il testo è stato approvato con due emendamenti aggiuntivi di Gianfranco Congiu (Pds), uno di Eugenio Lai (Art.1-Spd) e uno di Luigi Crisponi (Riformatori). Quello di Congiu, in particolare, richiama alla necessità "ineludibile" di una revisione degli strumenti fiscali a disposizione delle imprese commerciali e artigianali. "In questi mesi - ha sottolineato il capogruppo del Pds - abbiamo ascoltato il grido di dolore delle associazioni, soprattutto sul fronte dell'equità fiscale. Ma rispetto a queste tensioni la relazione interviene solo marginalmente".

Quasi tutti i componenti della commissione hanno anche sottoscritto una proposta di legge che raccoglie le proposte elaborate durante i lavori. Il provvedimento è già in carico alla commissione Attività produttive, dove in questi giorni si discute sulla quantità di risorse da destinare a questo pacchetto di misure straordinarie, che riguarda ben 70mila imprese distribuite in tutta l'Isola. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Bilancio Raffaele Paci, ha previsto cinque milioni di euro, ma nel dibattito tra i gruppi consiliari emerge la necessità di raddoppiare la cifra.
   

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