Cresce il settore extralberghiero in Sardegna. Appartamenti, case vacanza, ville, B&B, affittacamere, agriturismo, glamping (la nuova frontiera del camping) hanno fatto registrare la scorsa estate una crescita media del 33%.
Una fetta rilevante della quota è Cagliari. Sempre dallo studio emerge che il mercato cagliaritano presenta 1200 host attivi ed è cresciuto con l'inserimento del 31% di nuovi alloggi nel 2018 e un picco del 26% in più di prenotazioni nei mesi di luglio, agosto e settembre rispetto al 2017.
La parte del leone la fanno chiaramente Olbia e la Costa Smeralda, con un fatturato che ha raggiunto quasi i 60 milioni e che ha consentito un incremento del 36,7% per una fetta che va a prendersi il 45,8% della torta sarda. Risultati che andrebbero sommati al nordovest: ad Alghero e dintorni il fatturato supera i 15 mln e cresce del 35,7% per una quota del mercato isolano che supera il 12%. Bene il sud con il tridente Pula, Cagliari, Villasimius: fatturato di quasi 32 mln e crescita di quasi il 38% (la migliore della stagione) con un peso di circa un quarto del mercato.
Numeri in calo solo nell'entroterra con un -7%. Ma la quota centro Sardegna incide sul mercato dello 0,16%. "Un settore - ha spiegato all'ANSA Maurizio Battelli, presidente Extra - in continua evoluzione e crescita. Ormai in tanti, penso a Castello a Cagliari, investono, ristrutturano e arredano le case per questo settore arricchendo l'offerta. La diversificazione dell'offerta extralberghiera favorisce un turismo più 'democratico', consentendo anche ai centri che non dispongono di strutture alberghiere di accogliere visitatori".
Cresce extralberghiero nell'isola, +33%
Boom in Gallura, bene Alghero e sud Sardegna. Calo nell'interno