Una stretta di mano al sindaco di Cabras Andrea Abis davanti ai sei giganti di Mont'e Prama già esposti nel Museo civico del paese per ribadire l'impegno e la volontà della Regione affinchè le statue esposte al Museo archeologico nazionale di Cagliari, se non tutte ma almeno la maggior parte, possano presto tornare nel territorio che li ha ospitati per più di tremila anni.
E' la risposta del governatore Francesco Pigliaru all'appello lanciato da dieci sindaci dell'oristanese, dall'amministrazione provinciale e da tre consiglieri regionali per bocciare senza esitazioni ogni tentativo di radunare tutti i giganti a Cagliari. Un rischio che è apparso molto concreto dopo le dichiarazioni della direttrice del Polo museale della Sardegna Giovanna Damiani.
"Ho parlato con lei e mi pare che in realtà siamo abbastanza allineati nel ribadire gli accordi presi, in particolare quello siglato un anno fa con l'allora ministro Franceschini - ha spiegato Pigliaru - Il punto di vista definito in quell'occasione è molto semplice: le statue di Mont'e Prama vengono da qui e qui devono stare. Se è vero che una ricchezza archeologica di tale portata valorizza il territorio, è vero anche che esporla nel luogo di provenienza ne esalta la capacità di attrazione. Una presenza al Museo di Cagliari deve essere funzionale a portare più visitatori a Cabras, non il contrario.
Questo è lo schema e noi non ci muoviamo di un centimetro". "Va detto però che è necessario fare i compiti a casa - ha precisato il presidente della Regione - La governance di questo patrimonio archeologico così prezioso va attuata attraverso il lavoro condiviso di Regione, Mibac e Comune di Cabras, i tre soggetti riuniti nella Fondazione, che è lo strumento per portare avanti tutte le azioni che servono. Noi siamo al lavoro sullo statuto e da parte del Comune abbiamo ricevuto assicurazione sulla disponibilità ad andare avanti in tempi rapidi. Mont'e Prama è una straordinaria eredità che appartiene a Cabras e a tutta la Sardegna ma anche al mondo intero: è interesse di tutti noi - ha ribadito Pigliaru - rendere le statue visibili nel luogo di ritrovamento".