Una rete di spacciatori violenti, attiva a Sant'Antioco e Calasetta, è stata sgominata dai carabinieri a conclusione di un'operazione antidroga denominata "Isola Bianca". Sei le ordinanze di custodia cautelare notificate dai militari della stazione di Sant'Antioco e della compagnia di Calasetta. La banda spacciava regolarmente cocaina e hascisc nelle principali piazze dei due centri abitati, riforniva anche ragazzini e studenti, aveva più canali di approvvigionamento e non esitava ad usare la violenza e mettere in atto azioni estorsive verso i propri acquirenti per recupera i crediti di droga.
In carcere è finito Mirko Pisano, 26 anni di Calasetta, ritenuto il capo degli spacciatori e il più attivo nelle estorsioni insieme ad un'altra persona che è sfuggita alla cattura ed è ora ricercata. Ai domiciliari, invece, Maurizio Rivano, di 23 anni, ed Enrico Cherchi, di 27, entrambi di Calasetta, e Massimiliano Corrò, di 44, di Sant'Antioco. Il figlio 23enne di quest'ultimo, Alessandro, è stato colpito dall'obbligo di dimora: era già stato arrestato per spaccio nelle prime fasi dell'indagine insieme a Riccardo Frisolone, calasettano di 52 anni, e a Pier Giuseppe Allocca, 39enne sassarese accusato di estorsione. Tutto è cominciato nel 2016 quando i militari di Sant'Antioco, indagando sullo spaccio in città, hanno scoperto una rete capillare di fornitori e venditori al minuto riuscendo poi a individuare tutti i componenti del gruppo criminale.
Successivi accertamenti hanno consentito di appurare la natura violenta ed estorsiva della banda per riscuotere i crediti di droga. "Sono state documentate violente aggressioni fisiche, il furto di un'autovettura con richiesta di denaro per la restituzione, danneggiamenti di porte e oggetti delle abitazioni delle vittime e, in un caso, l'obbligo di stipulare un ingente finanziamento per estinguere il debito dello stupefacente", hanno spiegato i carabinieri.
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