Ha urlato "Allah Akbar" ('Allah è il più grande'), distruggendo la camera di detenzione, allagando l'intera sezione e lanciando dei pezzi di termosifone che hanno colpito gli agenti penitenziari intervenuti a calmare gli animi. Il detenuto, rinchiuso nel carcere sassarese di Bancali, si è poi barricato nella propria cella, ma gli agenti sono riusciti a bloccarlo, prima che la situazione degenerasse.
"E'una vergogna che vi siano detenuti che credono di fare nelle carceri italiane quello che vogliono - tuona il sindacato - Non vogliamo creare allarmismi o strumentalizzare quest'ultimi episodi, ma è del tutto evidente che la frequenza con la quale si registrano eventi critici all'interno delle carceri impone di suggerire ai vertici dell'amministrazione un cambio di rotta e soluzioni immediate a tutela degli operatori che vi prestano servizio".