Ha rubato le credenziali, i codici delle carte di credito di ignari cittadini e ha effettuato acquisti online, pagandosi anche vacanze di lusso per lui e i suoi complici. Un "genio" delle truffe telematiche è stato scoperto dagli agenti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari che lo hanno arrestato. In carcere con l'accusa di frode informatica, uso di documenti di identità contraffatti e sostituzione di persona, è finito Gregorio Gervasi, 26 anni di Cagliari. Indagati anche due 29enni e un 25enne che avrebbero partecipato alle frodi telematiche.
Si tratta di una delle prime ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse per reati di questo genere. Gli agenti coordinati dal dirigente Francesco Greco e dall'ispettore superiore Roberto Manca sono riusciti a ricostruire almeno un centinaio di frodi informatiche che vedono come protagonista e capo della gang il 26enne. Un enfant prodige che già nel 2006 con l'operazione "Giovani marmotte", era finito nei guai per una serie di reati informatici e violazioni di siti internet.
Nonostante all'epoca fosse stato denunciato, secondo gli investigatori non avrebbe mai smesso di portare a termine le frodi telematiche. "Il gruppo criminale, di cui facevano parte anche gli altri tre, utilizzava codici di carte di credito di ignari utenti, acquisiti illecitamente attraverso la rete internet, anche col phishing, per 'acquistare' pregiate bottiglie di vino in note enoteche cittadine (anche online) e organizzare pranzi e cene ordinando attraverso i cosiddetti servizi delivery con consegna a domicilio dai migliori ristoranti della città". Ma non solo. Utilizzando gli stessi codici acquistavano in rete apparecchiature elettroniche, oggetti di lusso e viaggi da sogno. Vittime ignari cittadini, aziende e negozi di Veneto, Lombardia e Sardegna. Ancora da quantificare l'ammontare della truffa, ma si parla di diverse decine di migliaia di euro.