Scendono in campo gli operatori dello spettacolo in Sardegna. Al centro della protesta, che sfocerà in un presidio il 22 gennaio dalle 8.
"L' assegnazione dei contributi viaggia su due strade parallele: i bandi pubblici regolati dalla legge 56/1990 e l'assegnazione diretta e discrezionale tramite emendamenti nella Finanziaria - denunciano i promotori della protesta - Alcune realtà riescono ad ottenere entrambi i finanziamenti per le stesse attività. Chiediamo quindi alla Giunta - spiegano - di approvare la delibera dell'assessore Giuseppe Dessena che regolamenti e impedisca ai soggetti che ricevono contributi nella Manovra di fare domanda tramite i bandi. L'obiettivo è mettere freno a questo scempio, alla reiterazione delle vecchie politiche clientelari che anno dopo anno divide il comparto e pone gli operatori gli uni contro gli altri, indebolendo così il sistema culturale sardo che oggi più che mai necessiterebbe di una proliferazione di reti culturali e di solide e feconde collaborazioni per poter andare avanti ed esprimersi al meglio".