Sardegna

Licenziato si arrampica su silos

Il fatto a Carbonia all'ingresso dell'ospedale Sirai

Carbonia, perde il lavoro e per protesta di arrampica su silos, poi bivacco in tenda

Redazione Ansa

Un operaio di Carbonia si è arrampicato su un silos all'ingresso dell'ospedale di Sirai dopo aver perso il posto di lavoro. L'uomo lavorava per una ditta che si occupa del servizio di vigilanza anche all'ospedale del centro minerario. Il suo posto sembrava al sicuro anche a seguito dell'ultimo cambio di appalto. Poi la doccia fredda con l'annuncio della fine del suo rapporto di lavoro.

Una notizia che ha convinto l'operaio ad arrampicarsi per diversi metri sul silos. "La motivazione ufficiale è che non avrebbe superato il periodo di prova - spiega all'ANSA il sindacalista della Cisl Marco Mele - Bisogna però ricordare che con le precedenti gestioni questo lavoratore ha svolto quella mansione per tredici anni". L'operaio è stato poi convinto a scendere dalla piattaforma, ma ha deciso di accamparsi ai piedi della struttura con una tendina.

LA REPLICA DELL'AZIENDA - L'operaio che è salito per protesta su un silos a Carbonia, "ha cessato ogni rapporto di lavoro con la nostra azienda in quanto non ha superato il periodo di prova, e non licenziato, esattamente come prevede il contratto da lui sottoscritto e applicato a seguito dell'accordo sindacale firmato dagli stessi rappresentati Cisl". Lo precisa, in una nota, Bruno Cannas amministratore della Vigilanza Cannas.

Inoltre, spiega, "essendo prerogativa della nostra azienda salvaguardare i posti di lavoro, comunichiamo che il lavoratore verrà sostituito con il successivo in graduatoria degli esclusi dal suddetto cambio di appalto, anche questo iscritto Cisl, cosi come convenuto nello stesso verbale di accordo, sottoscritto dallo stesso lavoratore e dal sindacato. La nostra società si sta impegnando a garantire il lavoro anche all'ultimo lavoratore rimasto escluso dal cambio di appalto al fine di non far perdere nessuna busta paga a questo territorio".

Riguardo al contratto sottoscritto dal lavoratore e dal sindacato, l'ad della Vigilanza Cannas spiega che, dopo il cambio d'appalto, "si è provveduto ad attivare immediatamente la procedura per la salvaguardia dei posti di lavoro così come il Ccnl e le normative in materia prevedono, attivando immediatamente un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali, rappresentative dei lavori impiegati in detto appalto".

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