Sardegna

Bonisoli, teatro Deledda si può salvare

Ministro in visita nella struttura a rischio chiusura

Redazione Ansa

(ANSA) - ORISTANO, 18 FEB - Un progetto speciale del Ministero per salvare il teatro Grazia Deledda di Paulilatino, che a giugno calerà per sempre il sipario per mancanza di fondi.
    Da anni importante centro di promozione culturale, grazie anche alla sua posizione geografica in centro Sardegna, vive da tempo tra mille difficoltà, nate con l'assottigliarsi dei contributi di Regione e Ministero che alla fine hanno impedito di far fronte agli impegni contratti con le banche per la costruzione del teatro, di cui si è fatta carico la compagnia che gestisce la struttura. La possibile via d'uscita è stata indicata dal ministro Alberto Bonisoli, che ha visitato il teatro e incontrato il direttore artistico Aldo Sicurella, nell'ambito del suo tour elettorale a sostegno del candidato governatore del M5s Francesco Desogus.
    Il Fondo unico per lo spettacolo, triennale, è già stato stabilito. Tuttavia, ha spiegato il titolare dei Beni culturali, il Ministero può finanziare dei progetti speciali. E il Grazia Deledda, in virtù della sua specificità, può inoltrare la domanda, che sarà poi valutata dal Ministero stesso. "In queste situazioni contingenti, se c'è una programmazione di spettacolo pronta per il 2019, il Ministero può aiutare a superare un contesto che ha sintomi di criticità - ha sottolineato Bonisoli - Detto questo, bisogna però ragionare sul medio termine. E questa situazione si risolve quando c'è un rapporto stretto con gli enti locali. Lo Stato - ha chiarito il ministro - guarda in generale alle esigenze dei singoli territori, ma quando c'è una realtà locale che capisce il valore dell'attività, anche sociale come in questo caso, questa è quella che può intervenire al meglio. In un paese di duemila abitanti è comprensibile - ha ammesso - che non ci possano essere le risorse sufficienti. Può darsi che la soluzione sia quella di consorziare diversi Comuni.
    Questa è una possibilità. Sicuramente quello che deve entrare nell'agenda regionale è un'attenzione a realtà come questa, leggermente decentrate. Ma sono quelle che danno qualità al territorio e che combattono lo spopolamento". (ANSA).
   

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