di Fabrizio Fois
Irrompe sulla ripresa della trattativa per il prezzo del latte un nuovo assalto - il secondo a mano armata - ad una cisterna che trasportava il prodotto appena munto dalle pecore nelle campagne del Sassarese. Poche ore prima che il tavolo di confronto tra industriali e allevatori si aprisse a Sassari, in una prefettura blindata, due uomini con pistola in pugno hanno fermato un autotrasportatore sulla provinciale 7 tra Nule e Bitti, lo hanno costretto a scendere dal mezzo e lo hanno legato ad un albero. Poi hanno dato fuoco al mezzo. "Sono delinquenti che non hanno niente a che fare coi pastori, con la loro fatica, la loro protesta e le loro ragioni. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati", tuona il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Sulla stessa linea il neo governatore in pectore Christian Solinas: "I pastori non credo siano questi, questi credo siano delinquenti". Così, invece di trattare subito il tema caldo del prezzo, il prefetto di Sassari e Nuoro, Giuseppe Marani, apre il confronto con un monito: "Non sono disposto a tollerare iniziative come quella di Nule, finché si protesta va bene, le proteste sono legittime e si fanno rispettando le regole del diritto. Lo Stato reagirà alle violenza". "Tolleranza zero", invoca anche il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, che sottolinea i "passi avanti" fatti al tavolo tecnico in prefettura che si chiude, dopo sei ore di trattativa serrata, con un nuovo appuntamento al 7 marzo.
Senza un accordo ma con una presa d'atto. Un verbale, che integra la bozza definita a Cagliari con Centinaio, per dire che ora non si scende sotto i 72 centesimi al litro contro i 55 finora pagati. E per condividere i punti salienti dell'accordo che tutti auspicano di firmare il prima possibile. Tutti d'accordo nel fissare il prezzo sul mercato del Pecorino romano non inferiore ai 6 euro al chilo per poi orientare il rialzo del prezzo del latte. Questo in attesa che diventino realtà i fondi - in totale 50 milioni di euro - messi a disposizione dal Governo e dalla Regione per il ritiro del formaggio in eccedenza.
Dopo l'ennesimo assalto, almeno otto quelli messi a segno in 20 giorni, i trasformatori corrono ai ripari: la cooperativa "Cao Formaggi" di Oristano ha deciso di far scortate le proprie autocisterne da una società di vigilanza privata. Atti violenti condannati dagli stessi pastori che da mesi lottano pacificamente, seppur con azioni eclatanti come lo sversamento del latte in strada, per strappare un prezzo equo e coprire i costi di produzione. E ora è gara di solidarietà: 100 litri di latte a testa verranno offerti da un gruppo di allevatori all'autista del mezzo aggredito a Nule per consentirgli di comprare subito una nuova autocisterna.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it