Via al cantiere lungo l'argine dello stagno di Capoterra dopo i danni del nubifragio dello scorso ottobre. Ma gli ambientalisti del Gruppo d'intervento giuridico (Grig) stanno in guardia.
Per il Grig il rio Santa Lucia ha un'importanza fondamentale per il deflusso in mare delle acqua piovane. E ogni modifica deve essere valutata attentamente. Perche, avvertono gli ambientalisti, "se prima l'area di espansione era di 250 ettari, ora con l'intervento dell'uomo si è ridotta a una cinquantina di ettari. Il rio - ricordano - è passato lo stesso e ha sfondato con maggiore impeto le due piccole bocche a mare di Maramura e di Ponti Nou dove, non casualmente, s'è verificata l'interruzione della statale 195.
Lo ha fatto e lo farà ancora, se non si cambia registro". Non basta, il Gruppo di intervento giuridico elenca anche una lunga serie di vincoli e tutele della zona: l'area umida di Santa Gilla è qualificata di importanza internazionale (convenzione di Ramsar), è tutelata con vincolo paesaggistico e rientra nel sito di importanza comunitaria (Sic), nella zona speciale di conservazione (Zsc) e zona di protezione speciale (Zps) Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla.
Cantiere stagno Capoterra, allerta Grig
Manca cartello 'inizio lavori', opere delicate per ecosistema