Sardegna

Favata, stop diffamazione miei confronti

Jazzista sardo, diffusi messaggi privati senza il mio consenso

Enzo Favata

Redazione Ansa

"Basta con la campagna diffamatoria nei miei confronti". Il musicista Enzo Favata, ideatore e organizzatore del Festival Musica sulle Bocche, ritorna sulle polemiche nate dalla mancata partecipazione al festival che si svolge ogni estate a Santa Teresa Gallura dell'artista israeliano Eyal Lerner.

Il jazzista sardo ha incaricato i suoi legali, gli avvocati Enrica Anedda Endrich e Alberto Cocco Ortu, di fare chiarezza su quanto accaduto. "E' stato diffuso sulla stampa, dandone ampia pubblicità - dicono all'ANSA i legali - uno scambio di brevi messaggi avvenuto privatamente su Messenger tra la signora Isabella Rotti e il signor Enzo Favata ovviamente a sua insaputa e senza il suo consenso, con tutto ciò che ne può conseguire a causa di tali gravi violazioni. La diffusione è stata effettuata strumentalmente con l'evidente scopo di screditare Favata il quale non ha mai tenuto o manifestato atteggiamenti discriminatori e tanto meno antisemiti nei confronti di chicchessia, tanto è vero che ai festival e ai concerti da lui organizzati hanno partecipato musicisti, con i quali lui stesso si è esibito, provenienti da tutto il mondo, compresi anche artisti israeliani. Le manifestazioni organizzate da Enzo Favata - proseguono gli avvocati - sono sempre state occasioni di dialogo e incontro tra differenti culture, connotate da un vero spirito di pace e armonia tra i popoli. Enzo Favata ha riconosciuto di aver utilizzato un'espressione infelice per la quale ha presentato in più occasioni pubblicamente le proprie scuse al musicista interessato e a tutti coloro che si sono sentiti offesi, dimostrandosi così aperto al dialogo e al confronto. Favata ritiene che a suo carico si stia continuando a compiere ingiustamente e strumentalmente una vera e propria opera diffamatoria. Non a caso l'Ufficio Nazionale Anti discriminazioni Razziali il 20 marzo ha diffuso una nota con cui ha affermato che in seguito alle spiegazioni e alle scuse di Enzo Favata, la questione si doveva ritenere abbondantemente chiarita e definita".

Favata, direttore artistico dell'Associazione Jana project, ha dunque invitato tutti "ad abbassare definitivamente i toni con l'interruzione della campagna stampa organizzata nei suoi confronti, utilizzando ingiustamente e strumentalmente alcuni messaggi privati che sono stati resi pubblici illecitamente perché, in caso contrario, suo malgrado sarà costretto non solo a tutelare il suo buon nome, come libero cittadino e artista, ma anche e soprattutto l'organizzazione che rappresenta". "Nel contempo - dicono all'ANSA gli avvocati Enrica Anedda e Alberto Cocco Ortu - Enzo Favata auspica che lo spiacevole episodio, invece di costituire un'occasione di scontro sterile e dannoso per tutti, possa diventare una grande opportunità per avviare, come già proposto, un'occasione di incontro e ulteriori importanti iniziative culturali e artistiche, vero strumento di dialogo e pace".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it