A due settimane dalla scadenza per la presentazione delle liste delle elezioni amministrative del 16 giugno, Sassari ha cinque candidati sindaco ufficiali: Mariano Brianda per il centrosinistra, Maurilio Murru del M5s, Nanni Campus per una coalizione di liste civiche, Marilena Budroni per Autodeterminatzione e Lino Mura con la lista Alternativi uniti per Sassari. Si aspetta ancora il nome del candidato del centrodestra che dovrebbe uscire dal tavolo regionale convocato da Solinas per il 2 maggio a Cagliari.
La scelta degli otto partiti e delle due liste civiche della coalizione (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Udc, Energie per l'Italia, Fortza Paris, Psd'Az e Riformatori, Sardegna 20 Venti e Uniti per Sassari), salvo indicazione contrarie dal capoluogo, è ristretta a uno tra il geometra Mariolino Andria, vicino a Fortza Paris e gradito alla Lega, Psd'Az, Riformatori e liste civiche, e l'avvocato Gabriele Satta, dirigente regionale di Forza Italia indicato direttamente da Arcore.
Nel frattempo le direzioni provinciale e cittadina del Pd sassarese hanno diffuso un documento unitario con cui ribadiscono la scelta del magistrato Mariano Brianda quale candidato della coalizione di centrosinistra, ma dettano cinque condizioni sine qua non per concretizzare lo sposalizio elettorale. Fra queste, una in particolare suona come un monito per Brianda, che si era presentato rivendicando la massima autonomia nelle scelte politiche e amministrative: "La partecipazione, la condivisione e il confronto sono gli strumenti di base dell'esperienza politica prima ancora di vincere a tutti i costi. In quest'ottica va rafforzata la funzione del Consiglio comunale e dei suoi eletti, oggi prevalentemente dedicati alla funzione della vigilanza sull'esecutivo, mediante la valorizzazione della prerogativa di indirizzo e di programmazione.
Un progetto come questo - scrivono - non può esimersi dall'essere rappresentato da un candidato sindaco di sicura fede e pratica democratica, disponibile alla formazione condivisa delle proprie decisioni, autorevole nella città e nei rapporti con le altre amministrazione forte di un esecutivo altrettanto autorevole".