I servizi a disposizione ci sono. O almeno sono abbastanza: le mamme sarde non si possono lamentare.
La ricerca include l'Indice delle Madri, elaborato dall'ISTAT per Save the Children, che identifica le regioni in cui la condizione delle madri è peggiore o migliore sulla base di 11 indicatori rispetto a tre diverse dimensioni: quella della cura, del lavoro e dei servizi. Nell'area della cura, quella che tra l'altro registra il livello di distribuzione dei carichi familiari tra madri e padri, la Sardegna fa un bel balzo in avanti passando dal 18/o al 16/o posto. Nel 2004 era addirittura 19/a. Per quello che riguarda il lavoro femminile c'è un avanzamento di una posizione: ora le mamme sarde sono quindicesime. I dati a livello nazionale (e la Sardegna è sotto la media) dimostrano che oggi è ancora molto difficile per una madre conciliare vita professionale e cura dei figli. Se nella fascia d'età 25-49 anni infatti, le donne occupate senza figli sono il 64,3%, tra quelle con figli minorenni la percentuale scende al 56,8%.
Il ricorso al part-time per le mamme sembra una scelta quasi obbligata. Nella stessa fascia d'età (25-49 anni) ne usufruisce il 26,3% di quelle senza figli, mentre la percentuale sale al 40,9% tra le mamme. Tra le donne con un figlio lavora part-time il 38,5%, tra quelle con due figli il 42,9% e tra quelle con tre o più figli il 43,7%. Nei servizi l'isola perde un posto, ma è comunque 11/a. Vicinissima tra l'altro alla soglia obiettivo del 33% dell'UE: la copertura in Sardegna è quasi del 30%.
Più servizi per le mamme dell'Isola
Fotografia Save the Children, Sardegna scala classifica